L’ex sede dei filobus diventa centro sociale
In via Verrotti cominciano i lavori
Per una trentina d’anni, l’edificio abbandonato tra via Menzinger e via Verrotti ha rappresentato il degrado e l’abbandono nel cuore del Vomero.
Serviva come deposito e come sede degli uffici dell’allora società di trasporti cittadina, all’epoca quasi esclusivamente fornita di filobus. Poi la società in questione è stata smantellata e la ditta si è semplicemente limitata a mettere il catenaccio alla proprietà senza procedere alla sua alienazione, di fatto condannandola a diventare un edificio abbandonato.
Dopo molti anni e diverse battaglie, politiche e legali, l’edificio è diventato di proprietà del Comune, ma non si trovavano i soldi per trasformarlo in un palazzetto utile alla comunità.
Così, con il passare degli anni, è diventato una discarica abusiva in cui campeggiavano materassi, mobili, sacchetti, pile di cartoni. Spesso è anche servito da rifugio per barboni e sbandati in cerca di un riparo. Il 18 settembre la svolta, con il cantiere finalmente aperto, gli operai al lavoro, le prime demolizioni interne, le recinzioni tutt’intorno, grazie a una battaglia iniziata da Mario Coppeto alla fine degli anni ‘90, all’epoca Consigliere comunale. Battaglia poi proseguita come presidente della Municipalità con l’ottenimento di un finanziamento e, oggi, arrivata a conclusione.
L’edificio diventerà un centro polifunzionale sia per i giovani che per gli anziani, all’insegna di una più facile socializzazione. “Abbiamo immaginato che quella sarà la casa delle associazioni collinari, del Vomero e dell’Arenella, che fino a ieri mancava.
Oggi tutte le attività culturali sono molto compresse nella biblioteca di via De Mura o nella fondazione De Martino a San Martino. Questo sarà un ulteriore spazio a disposizione dei cittadini” dice Coppeto, che prevede anche la possibilità di ospitare concerti, reading letterari, mostre.
Ma soprattutto le sale offriranno la possibilità a giovani, studenti e pensionati di chiacchierare seduti ai tavolini di quello che sarà quasi come un centro
sociale pubblico. I lavori prevedono la ristrutturazione di tutti gli ambienti attualmente in disuso, circa un centinaio di metri quadrati, con tempi di consegna di centottanta giorni, dunque consegna entro metà marzo 2018, e un budget stimato di circa 320mila euro. Una novità che prospetta un futuro più roseo per l’intera area, attesa da tre decenni.
Ugo Cundari
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