L’elettronica verde e biodegradabile
di Vittoria Vittoria professore ordinario di chimica
Viviamo immersi in un mondo di elettronica, dove diventa sempre più difficile fare a meno di smartphone, circuiti elettronici, elementi di memoria, sensori, display, celle solari, ecc.
Gli impressionanti risultati tecnologici del nostro tempo sono il frutto delle ricerche condotte su materiali semiconduttori inorganici come il silicio e l’arseniuro di gallio. Più di cinquanta anni di ricerche e risultati tecnologici continui ci hanno messo a disposizione materiali con numerose funzionalità elettroniche. Nonostante gli enormi progressi raggiunti, nuove prestazioni vengono continuamente richieste. Più cresce la domanda del mercato, più aumenta la versatilità dell’offerta e minore diventa la vita media dei prodotti elettronici. La continua riduzione della durata dell’elettronica moderna sta diventando un serio problema ecologico. Una possibile soluzione al problema dei rifiuti elettronici possono essere i materiali organici biodegradabili.
Risultati recenti hanno dimostrato come alcuni materiali biodegradabili, oltre ad essere sicuri e non tossici, hanno anche proprietà elettroniche molto interessanti. Le caratteristiche uniche di questi materiali organici in un prossimo futuro apriranno la strada alla cosiddetta elettronica bio-funzionale. Potremo disporre di un’elettronica completamente biodegradabile e persino biocompatibile e/o bio-metabolizzabile.
La ricerca in questo settore procede rapidamente e i primi risultati tangibili sono già pronti.
In tal senso, ci fa piacere segnalare la ricerca portata avanti da alcuni giovani ricercatori campani. Lo scorso 14 maggio, la prestigiosa Fondazione Bracco in occasione della cerimonia Soirée Diventerò presso il Teatro alla Scala di Milano, ha premiato l’ing. Giovanni Landi dell’Università di Salerno per le sue attività nel campo dell’elettronica biodegradabile.
La ricerca nata da una collaborazione con Andrea Sorrentino, ricercatore dell’Istituto Polimeri Compositi e Biomateriali del CNR di Portici è stata riconosciuta come una delle più promettenti tra quelle presentate in occasione della conferenza NanoInnovation 2017.
L’elettronica “verde” basata sui biomateriali ha dimostrato di avere un potenziale enorme, e si spera, produrrà un impatto positivo sul nostro futuro.
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.