L’eleganza e la classe di Maresa Galli “All of me”
Una piacevole scoperta l’album di esordio di Maresa Galli, nota giornalista napoletana che con “All of me” regala all’ascoltatore una raccolta di momenti che raccontano della sua passione per il jazz. Un amore nato a undici anni grazie al padre che le regalò un cofanetto di dischi degli anni d’oro del jazz. Fu così che Maresa fu subito rapita dalle voci di Ella e Louis, dalle orchestre di Count Basie e Duke Ellington, dalle atmosfere magiche create dai Gershwin, da Rodgers e Hart, da Charmichael, da melodie eterne, classiche e ritmi irresistibili. Da allora quel sound, quelle atmosfere, quei cromatismi, sono stati parte della colonna sonora della sua vita e quei maestri sono stati i suoi riferimenti artistici. Elegante, misurata, la voce di Maresa è sapientemente contornata da un trio eccellente di musicisti: Bruno Persico, pianista e anche arrangiatore dei brani, Enrico Del Gaudio, batterista delicato e puntuale, Luca Signorini, già primo violoncello del San Carlo. Ad ogni brano è legato un ricordo, una dedica, un momento: è questo che rende il disco così pieno di vita, carico di emozioni, prezioso. “Don’t get around much anymore” è dedicata a Romano Musslini, amico, maestro di stile, capace di mescolare preziosi standard con leggerezza e classe d’altri tempi. L’inedita ballad “Snow” è dedicata al marito Alberto, il suo primo consulente, sostenitore e critico. Tra i grandi brani riproposti spiccano “Tenderly”, l’ellingtoniana “Don’t get around much anymore”e “How insensitive” di Tom Jobim. La copertina e il booklet a cura di Sabina Albano aggiungono eleganza ad un album già ricco di classe.
MANUELA RAGUCCI
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