L’Anticipo Pensionistico Volontario
di Adriana Lauri avvocato
L’APE è un prestito previdenziale per il futuro pensionato che desidera abbandonare il posto di lavoro prima del conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia. È riconosciuta in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2019, così come previsto dall’articolo 1, comma 166 e seguenti della legge di Bilancio 2017.
Chi può chiederla:
A garanzia del credito APE viene posta la futura pensione di vecchiaia, pertanto possono fare richiesta le persone nate fino al 1954, che hanno compiuto 63 anni di età all’atto della richiesta, cui manchino 3 anni e sette mesi per avere diritto alla pensione di vecchiaia, e con almeno 20 anni di
contributi. Possono, inoltre, presentare domanda i lavoratori dipendenti pubblici, privati o autonomi o iscritti alla gestione separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
Modalità di erogazione:
La prestazione viene erogata in rate mensili. Al momento del raggiungimento dell’età pensionistica, l’Inps procederà a erogare la pensione al netto della rata di ammortamento che include restituzione del capitale, interessi e assicurazione.
La pensione tornerà a essere completa dopo vent’anni dal pensionamento.
Se il pensionato decede prima di aver restituito l’intero importo, ci penserà l’assicurazione a pagare il debito residuo e l’eventuale reversibilità verrà corrisposta senza decurtazioni.
L’APE presenta comunque uno svantaggio per il pensionato, infatti chi vorrà accedere al prestito dovrà pagare una rata sulla pensione netta futura che va da un minimo del 2% fino a un massimo del 5,5% annuo.
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