Lancellotti attore non per caso
Occhi scuri, sguardo truce e tanta voglia di arrivare. Lorenzo Lancellotti, classe 1997, ha già esordito sul grande schermo col film “the Happy Prince”.
Dovremo aspettare invece settembre per vederlo all’opera con la sua seconda interpretazione in “5 è il numero perfetto” di Igor Tuveri che lo vedrà impegnato nei panni di Nino Lo Cicero, figlio di Peppino (interpretato da Toni Servillo).
Come e quando nasce la tua passione per il cinema?
Avevo circa a 6 anni. Mio nonno era appassionatissimo di cinema e aveva una videoteca vastissima. Un giorno mi propinò una videocassetta di un regista cinese poco noto, il film durava circa tre ore e mezzo. Ebbene, fui capace di vedermelo sei volte di seguito. Era un film che raccontava della povertà di un villaggio cinese.
Come è stato approcciare alla recitazione al fianco di giganti del cinema italiano come Toni Servillo?
Inizialmente, sono onesto, avevo un po’ di timore reverenziale, ho pensato che l’emozione potesse giocarmi qualche brutto scherzo. Poi, però, quando abbiamo iniziato a girare la prima scena, tutte le paure sono svanite. Ho scoperto che lavorare con un grande attore è più facile, mi ha aiutato molto. Trovo molta più difficoltà nel recitare con attori che hanno poca esperienza.
Chi è l’attore che più ammiri, per il quale magari hai scelto di fare questo mestiere?
Cerco di prendere dei modelli di riferimento realistici. È inutile dire che mi piace Joaquin Phoenix piuttosto che Leonardo Di Caprio. Preferisco ispirarmi a chi è più vicino a me anche culturalmente, attori come Eduardo Valdarnini, ad esempio, adesso in ascesa dopo aver recitato in Suburra.
Ti piacerebbe un domani fare il regista o ti senti un attore a tutto tondo?
Magari, la regia è il mio pallino fisso.
E la tua carriera come doppiatore?
Si mi piace tanto, vorrei intraprendere anche quella, magari in un cartone animato. Il doppiaggio è talmente diverso dalla recitazione che una strada non pregiudica l’altra. Ci sono tanti attori come Francesco Pannofino, Alessandro Gassmann o Claudio Bisio che fanno entrambe le cose. Ho vinto anche un contest organizzato da Angelo Maggi che mi ha permesso di avere una borsa di lavoro in turni di doppiaggio.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Ora sono impegnato nel girare una serie Rai di Pappi Corsicato, poi andrò a Roma e vedremo.
Prima di laurearti in Comunicazione, cinema e televisione, quanto è stato determinante il tuo percorso scolastico al Liceo Sannazaro per le scelte che hai fatto?
A mio avviso il liceo classico può dare una marcia in più. Lo studio della letteratura latina e greca, infatti, ha alimentato la mia passione per l’arte drammatica. Una passione molto importante per fondamentale per chi, come me, ha scelto di intraprendere la carriera di attore.
Riccardo Rubino
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