Ladri in azione: il quartiere si ribella
L’aria natalizia è arrivata insieme a un clima di rabbia per i negozianti del Vomero. Infatti è da questa estate che non si placa l’onda anomala di furti e tentati furti a danno dei commercianti vomeresi: durante l’estate la tabaccheria di via Bernini e la panineria Tortora prima, poi nel giro di tre giorni la Dutsche Bank a piazza Medaglie d’oro e altri due rivenditori di panini celebri tra i giovani, Mastergrill e Puok, poi il megastore di tecnologia Galiano, la tabaccheria storica di viale Michelangelo, di nuovo la tabaccheria di via Bernini…insomma, l’insoddisfazione è tanta e concepibile. Il presidente del Centro Commerciale Vomero Arenella, Vincenzo Perrotta, lancia l’allarme:“nel mio negozio hanno rubato per ben due volte nel giro di pochi mesi, ho piena fiducia nelle forze dell’ordine ma bisogna aumentare la sorveglianza, soprattutto nelle ore notturne. La sicurezza è totalmente assente in alcuni punti del quartiere e questi continui furti possono rischiare di mettere in gionocchio gli imprenditori locali”. Dello stesso avviso anche il Presidente della V Municipalità, Paolo De Luca: “è inaccettabile che un quartiere come il nostro sia così facilmente attaccabile; ho già avviato un tavolo col prefetto per migliorare il servizio di sorveglianza, soprattutto durante il periodo di Natale. E’ certo però che ci aspettiamo maggiore senso civico anche da parte dei cittadini, i quali devono informare tempestivamente gli organi competenti nel momento in cui notano movimenti sospetti”. Il sistema dei piccoli reati ha delle crepe che si rifanno al secolo scorso; per la legge infatti solo quando i ladri sono un numero pari o maggiore a quattro può trattarsi di associazione, con il rischio della detenzione fino a un massimo di tre anni e il pagamento di una multa che può arrivare fino a 516,00 euro. Ma i suddetti ladri dovrebbero essere prima acciuffati e poi restituiti alle patrie galere; ebbene i dati dicono che finora solo una coppia di rapinatori è stata catturata dagli agenti, gli altri sono tutti a piede libero. Questo perché il numero di pattuglie che circolano per le strade del Vomero, durante le ore notturne, sono troppo poche, tre o al massimo quattro, e chiaramente non possono coprire l’intera area collinare e recarsi tempestivamente sul posto. A tal proposito ConfimpreseItalia ha presentato il suo progetto al ministero, con la persona di Vincenzo Perrotta, attuale presidente dell’area di Napoli, per fronteggiare questa problematica. La videosorveglianza è il fulcro della migliore sicurezza possibile, perche’ evita errori false chiamate ai numeri di emergenza e soprattutto se i softwere e gli hardwere sono di qualita’ si avranno prove del reato inoppugnabili. Il limite per lo Stato oggi sono certamente i costi di impianto ma soprattutto di manutenzione. Ecco quindi l’idea fare in modo che ogni vetrina dei negozi diventi un occhio degli organi di polizia sul territorio che integra la video sorveglianza statale con telecamere montate nelle vetrine a carico dei negozianti come costo e manutenzione (costo medio buona telecamera €100/150 montata manutenzione 40 euro anno) , ma a totale utilizzo delle sale operative di polizia, con impossibilita’ di renderle visibili al commerciante. Resta il fatto che questo è stato un periodo massacrante per tutti i rivenditori del quartiere, tra crisi economica e ladri incappucciati: auguriamo a tutti i rivenditori di trovare sotto l’albero la santa giustizia che li ripaghi un po’, mentre ai prepotenti banditi un bel calcione nel didietro non glielo toglie nessuno.
Francesco Li Volti
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