L’ACQUA SARA’ IL CARBONE DEL FUTURO?
I temi del climate change e della transizione energetica sono ormai prioritari nell’agenda sociale e politica mondiale. Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per le società umane e per il pianeta. Si rendono sempre più necessarie azioni rapide volte a ridurre le emissioni dei gas a effetto serra e al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti nell’Accordo sul Clima di Parigi, nel 2015. Con il Climate Energy Package, l’Europa ha indicato il percorso verso la transizione energetica e la progressiva uscita dal carbone dell’economia, sostenendo il processo di Ricerca e Sviluppo delle tecnologie per l’uso dell’idrogeno, anche attraverso la diffusione delle energie rinnovabili, l’autoproduzione, la digitalizzazione. L’ipotesi secondo cui l’idrogeno possa essere così come immaginato dal celebre scrittore Jules Verne nel romanzo “L’Isola Misteriosa”, “una sorgente di calore e di luce inesauribile”, oggi trova un riscontro concreto nella realtà. La transizione ecologica è al centro anche del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). In Italia, sul fronte energetico, si punta sugli investimenti per la produzione di idrogeno in siti brownfield e da elettrolisi. Una via quasi obbligata alla luce degli sviluppi internazionali e della direzione intrapresa da Bruxelles con strategia UE per l’idrogeno, attingendo dalle risorse stanziate con il Recovery Plan. Con la missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” l’Italia si impegna a tenere fede ai nuovi e più ambiziosi obiettivi europei fissati dallo European Green Deal, con un target di riduzione delle emissioni pari al 55% entro il 2030. Il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, nell’ambito della presentazione delle prime linee guida per la realizzazione della Strategia Nazionale Idrogeno, ha dichiarato: “l’Italia si candida a diventare l’hub del Mediterraneo per la produzione, il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno verde”. La Strategia Nazionale sull’idrogeno consentirà all’Italia di attuare la transizione energetica verso una economia green, sostenibile e tecnologicamente avanzata. Nel 2050 si prevede che l’idrogeno rinnovabile raggiungerà una maturità tale da consentirne l’utilizzo più deciso anche in altri settori dell’industria e dei trasporti. La rivoluzione verde porterà benefici in termini di filiera in nuovi settori industriali e tecnologici determinando la crescita dell’economia, con impatti positivi anche dal punto di vista occupazionale.
Rossella Rusciano
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.