LA TELENOVELA INFINITA DEI BOX A PIAZZA LEONARDO
IL CONSIGLIO DI STATO HA ACCOLTO L’ISTANZA DI RISOLUZIONE DELLA CONVEZIONE DEL COMUNE
Sembra arrivato all’ultimo (?) atto la tragicommedia sui box di Piazza Leonardo. Si fanno, non si fanno, si fanno a metà, cantiere aperto, cantiere chiuso, cantiere un poco aperto e un poco chiuso. Tragicommedia che si trascina da sette anni e che, tuttora, vede Piazza Leonardo occupata da quel che rimane di una zona transennata. A giugno il Comune aveva chiesto, senza ottenerla, alla società cooperativa edilizia Celebrano, la rimozione del cantiere e il ripristino dei luoghi. Di pochi giorni fa la pronuncia del Consiglio di Stato che ha accolto l’appello proposto dal Comune, confermando così il provvedimento di risoluzione della convenzione stipulata nel 2013 per la realizzazione di un parcheggio pertinenziale interrato in piazza Leonardo. Palazzo San Giacomo aveva proceduto alla risoluzione contrattuale nel 2018. «I giudici confermano l’operato dell’Amministrazione. Il territorio e Piazza Leonardo sono oltraggiati dalla presenza di un cantiere abbandonato. A seguito della sentenza il Comune ha nuovamente diffidato a provvedere allo sgombero delle aree occupate dal cantiere e al ripristino dello stato dei luoghi. Con i servizi comunali abbiamo condiviso che, nel caso di ulteriori ritardi, il Comune provvederà autonomamente al ripristino dello stato dei luoghi» commenta l’assessore al patrimonio, ai lavori pubblici e ai giovani, Alessandra Clemente. Da parte loro, i soci della cooperativa non vogliono commentare, hanno ancora speranza per trovare un accordo con il sindaco de Magistris. Che ne pensano i cittadini? Per la signora Grazia, nonnina sprint di 80 anni che abita al parco Pastore, «i box possono servire a evitare che le macchine si parcheggino, giorno e notte, sul marciapiedi, impedendo il transito ai pedoni e a chi, come me, porta il passeggino con il suo nipotino. Vogliono impedire nuovi spazi per il parcheggio? E allora i vigili urbani siano più presenti». Per uno storico esercente della zona, che preferisce rimanere anonimo, «da quando hanno messo su questo cantiere la viabilità è peggiorata, le auto hanno meno possibilità di sostare e fare acquisti da noi, il decoro è peggiorato. Insomma, che si decidano una buona volta a liberare la nostra piazza». Liberazione che non basta per il signor Antonio, che abita in uno dei palazzoni che danno sulla piazza: «che tristezza affacciarmi e vedere questo scempio infinito. Io però chiedo al Comune e all’assessore Clemente: una volta eliminato il cantiere, il ripristino dello stato dei luoghi non va bene, bisogna progettare il restyling della zona, pensare a una nuova idea per dare dignità e bellezza a questo tratto di strada che, con il mero ripristino, tornerebbe a essere terra di nessuno, spoglia, poco elegante».
Ugo Cundari
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