Molto spesso nelle nostre vite abbiamo a che fare con la scaramanzia, e con le conseguenze che da essa derivano. Un esempio su tutti? Il fatto che alcune compagnie aeree saltino, nella numerazione dei posti, il 13 e 17. Benché possa essere assai interessante scoprire come tali superstizioni abbiano origine, sarebbe altrettanto giusto accordare il giusto peso ad eventi considerati come nefasti: se un gatto ci attraversa la strada vorrà semplicemente dire – per usare le parole di Groucho Marx – che sta andando da qualche parte. E parlando di gatti neri, ce n’è uno che sicuramente non costringe i passanti a… gesti scaramantici! Si tratta di Ciro, una e vera e propria superstar nella zona di viale Michelangelo, piazza Leonardo, via Girolamo Santacroce e via Suarez.
Ciro appartiene alla Signora Valentina da novembre 2013:«Lo trovammo, ancora cucciolo, in autostrada e lo portammo a casa, dopo la morte di Gennarino, l’altro gatto.» Da allora, oltre a essere stato regolarmente vaccinato e castrato, è diventato un habitué della zona: lo si incontra mentre incede con l’eleganza tipica dei felini, fa un po’ di toeletta o si crogiola pigramente al sole. Questo perché il micio non ama particolarmente restare in casa, come spiega la Signora Valentina:«Ho deciso di crescere Ciro e Lola, l’altra mia gattina, in libertà. Sono consapevole dei rischi, ma ritengo che siano animali liberi e come tali vadano trattati.» D’altronde, il micio sembra essere perfettamente a suo agio tra le auto, i motorini e tutti gli altri potenziali pericoli. Possiamo definirlo un “beniamino del quartiere”? «Ciro è mediamente amato: – spiega la padrona – molti gli vogliono bene, alcuni lo “tollerano” ma altri non lo vedono di buon occhio. Ci sono stati degli screzi con possessori di altri animali nel passato, ma ho cercato di venire incontro alle esigenze di tutti. Il pomeriggio infatti lo vado a prendere e lo riporto a casa, per poi liberarlo l’indomani. A tal proposito, se posso approfittare di questo spazio, rivolgo un appello ai lettori di Vomero Magazine: se incontrate Ciro, non dategli da mangiare, è scritto anche sulla medaglietta!»
E abbasso la superstizione!
GABRIELE BASILE

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