La stagione del Teatro Diana inizia con Filumena Marturano
La stagione 2016/2017 del Teatro Diana inizia con uno degli spettacoli più intensi scritti dal grande Eduardo De Filippo. Dal 13 ottobre sarà in scena “Filumena Marturano” con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses. L’opera teatrale, scritta nel 1946, è uno dei lavori di Eduardo più conosciuti e apprezzati dal pubblico e dalla critica internazionale. Scritta originariamente da De Filippo per la sorella Titina De Filippo, che rese una grande interpretazione del personaggio femminile di Filumena, in seguito fu interpretata da Regina Bianchi, Pupella Maggio, Valeria Moriconi, Isa Danieli, Lina Sastri e Mariangela Melato. Sul palcoscenico del teatro vomerese questa volta sarà Mariangela D’Abbraccio ad interpretare questo ruolo così intenso. Donna matura con un passato da prostituta, Filumena Marturano viene mantenuta per 25 anni da Don Domenico Soriano (Geppy Gleijeses), uomo solido e giovale, che s’è goduto la vita grazie ai soldi della pasticceria lasciatagli dal padre. Da giovanotto lo chiamavano don Mimì (come il gaudente figlio di Eduardo Scarpetta) ed era famoso per i cavalli, le donne e i capricci. La situazione tra i due cambia quando Filumena riesce a strappargli un matrimonio facendogli credere di essere in punto di morte. Don Mimì, intanto, aveva iniziato una relazione con una giovane ventenne e, scoperto l’inganno, va su tutte le furie. Alla reazione di Mimì, Filumena mette le carte in tavola: gli racconta di avere tre figli, frutto di un giuramento fatto alla Madonna delle Rose di non abortire. Lui, sempre più infuriato, chiede l’annullamento del matrimonio. Allora l’indomabile Filumena ripiega su un altro più sottile espediente: uno dei tre giovanotti è figlio di Domenico. Dopodiché la donna abbandona la casa e lascia Domenico nella più profonda angoscia e corroso dalla curiosità di sapere chi dei tre è figlio suo. “Filumena Marturano” raccoglie le più complesse problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra. Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto. Lo spettacolo sarà in scena dal 13 al 23 ottobre al Teatro Diana.
di Claudia Buonfanti
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