La ricetta di Giovanna Cassese per il “suo” Vomero ”: “Rispolverare le radici di quartiere dell’arte”
di Vincenzo Franceschini
Tra i promotori di “Vomero Notte” c’è Giovanna Cassese, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, che ci rivela alcuni dettagli in merito al contributo fornito alla manifestazione del 29 settembre. “Nel nostro programma – spiega la Cassese – abbiamo tutta una serie di proposte per il Vomero. Alcune provengono ad esempio dal nostro corso di specializzazione in arte pubblica, che tratterà il tema del disvelamento, in un’installazione su strada con dei veli. Altri sono della scuola di didattica dell’arte, che allestirà dei laboratori didattici all’interno della scuola Vanvitelli, incentrati su ritratto e autoritratto, e sulla lavorazione artistica dei materiali: sono quindi dei laboratori creativi. Abbiamo, poi, una proposta molto forte, quella della scuola di cinema, nell’ambito del Napoli Film Festival, in cui proietteremo il nostro primo cortometraggio, prodotto dall’accademia, interamente realizzato, dal soggetto alla regia, ai costumi, dagli studenti del corso di cinema coordinato da Mario Franco, con la supervisione di Stefano Incerti. Inoltre – prosegue Giovanna Cassese – avremo una serie di visite guidate e allestimenti presso le stazioni dell’arte del Vomero, dato che l’Accademia di Belle Arti, da tempo curatrice dell’iniziativa, ha già una certa consuetudine con quello che è un patrimonio contemporaneo della città di grande interesse”.
La serie di proposte e progetti per intervenire in questa manifestazione contempla anche l’esposizione di un’opera della scuola di nuove tecnologie, probabilmente in uno spazio attrezzato tipo Fnac, o qualche altro negozio, con dei video che possano proiettare le immagini particolari. L’Accademia delle Belle Arti di Napoli, oggi, è una grande realtà, con dodici lauree di primo livello, dodici di secondo livello, con più di tremila studenti iscritti e cinquecento esclusi annualmente. “Partecipare ad un evento dell’amministrazione è per noi una cosa di grande importanza – afferma Giovanna Cassese – . Inoltre, è una soddisfazione personale per me che sono vomerese, nata in una famiglia di artisti vomeresi. Il Vomero nel 1923 ospitava più di 140 artisti, era il quartiere degli artisti, quindi partecipare ad un evento come “Vomero Notte”, invitati dal presidente della Municipalità Mario Coppeto e dal sindaco Luigi De Magistris, per me è molto importante perché l’Accademia è stata sempre il luogo dell’arte. Come Accademia partecipiamo dunque con i nostri giovani artisti in formazione, e come istituzione al fianco dell’amministrazione municipale. Ci sembra un’occasione importante anche perché un quartiere come il Vomero ha bisogno di ritrovare le proprie radici di quartiere dell’arte, di Montmartre napoletana, in cui vivevano la maggior parte degli artisti del primo novecento, nelle case che sono lì ancora oggi. Per questi motivi riportare l’Accademia al Vomero, con i suoi giovani artisti, ci sembra un’occasione importante, in sintonia con l’operato dell’amministrazione”.
Infine una proposta: “Estendere questo tipo di manifestazioni anche in altre zone, come il centro storico, la cui Galleria Principe ha bisogno di un intervento che renda giustizia al suo valore artistico, piuttosto che continuare a svolgere la funzione di campo di calcio”. “La speranza è che vengano coinvolti sempre più giovani in questi interventi – spiega la Cassese – perché il loro entusiasmo e la loro capacità di adattarsi anche alle situazioni più difficili, pur di realizzare i propri progetti, meritano un riconoscimento. Altro che crisi di valori.
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