La nuova truffa del “cash trapping”
Un Paese di santi, navigatori e poeti. E di truffatori potremmo aggiungere. L’Italia ha la maglia rosa per quanto riguarda l’ingegno delle truffe da operare e architettare per sbarcare il lunario. Soprattutto in tempo di crisi. In tutto il Paese si sta diffondendo a macchia d’olio una nuova tipologia di truffa ai bancomat: il suo nome è “cash trapping” e , quotidianamente, porta nelle casse dei ladri che ne fanno uso migliaia di euro in contanti. Soldi da riscuotere immediatamente e che non lasciano traccia. La truffa è tanto semplice, quanto ingegnosa. Avviene tutto in pochi istanti ed i ladri entrano in azione quando un cliente si avvicina ad uno sportello bancomat. La truffa è servita nel giro di un paio di minuti. I malviventi inseriscono alcune placche di metallo nello sportellino dal quale fuoriescono le banconote e l’utente non riesce a terminare il prelevamento dei soldi. Inutile attendere l’uscita di tutte le banconote.
Per questo motivo, pensando ad un guasto meccanico dell’apparecchio, il malcapitato si dirige verso l’Istituto di credito che è in possesso del bancomat per chiedere supporto lasciando, in questo modo, incustodita la postazione. I ladri che si trovano nei paraggi, ovviamente e nel giro di pochissimi secondi, riescono a rimuovere le placche metalliche costruite appositamente e a prelevare il denaro bloccato. Poi, si allontanano senza nemmeno scappare per non dare troppo nell’occhio. Il tutto riesce ancora più semplice quando, ovviamente, qualche cliente distratto non conta le banconote e lascia la postazione del bancomat convinto di aver prelevato la somma richiesta dal proprio conto pensando, magari, che l’apparecchio automatico sia immune da errori di conteggio delle banconote. Un ragionamento, questo, che non fa altro che favorire la truffa messa in atto dai malviventi. Nelle ultime settimane, le segnalazioni che sono arrivate al 112 in tutta Italia sono state tantissime e, secondo le ultime indiscrezioni, la truffa sta prendendo piede in tutto il nostro Paese. Nel caso in cui abbiate qualche problema nel prelievo del denaro, dunque, è meglio chiamare il numero della vostra banca e far presente l’accaduto senza abbandonare il posto.
(ale.mig.)
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