La Notte per la Legalità, una festa di valori
La notte tra il 24 e il 25 ottobre scorso, non sarà stata “bianca”, nello stesso senso delle ultime edizioni, eppure, se ci si ferma un attimo a riflettere, la locuzione “notte bianca” non suona del tutto errata.
Questo perché, così come il bianco è la somma di tutti i colori, allo stesso modo la “Notte della Legalità” ha raccolto in sé tutte le tonalità e le sfumature di un territorio che non ha paura, che si schiera con forza contro ogni forma di illegalità e sopraffazione, dal racket al bullismo, dalla violenza sulle donne al lavoro nero.Tante le iniziative: dibattiti, spettacoli, tavole rotonde e presentazioni di libri, ma soprattutto tanta, tanta musica con i bambini di piazza Muzii, i ragazzi di piazza Quattro Giornate, gli artisti intervenuti a piazza Fuga e piazza Vanvitelli, e i tanti street performer. “Nu juorno buono”, “Si può dare di più”, “Rehab” o la bellissima “Let it shine”: generi e interpreti assai diversi, persino opposti, ma uniti dall’importanza del messaggio e del significato veicolato. Benché le presenze siano state inferiori rispetto alle precedenti edizioni, la risposta della città è stata comunque soddisfacente, anche se l’atmosfera di festa è stata rovinata dalla notizia dell’accoltellamento di due minorenni, in seguito ad una lite scoppiata per i soliti, futili motivi. Fortunatamente i due giovani hanno riportato ferite lievi, tuttavia un episodio simile brucia ancora di più se si pensa che è avvenuto proprio mentre in tutto il quartiere si discuteva di legalità e rispetto, e poco dopo il toccante flash mob in ricordo di Pino Daniele con le palette levate verso il cielo. Parafrasando proprio il compianto artista, Napoli è davvero «mille culure», tra i quali spicca però non il bianco che dalla loro unione risulta, ma il verde. Il verde della gioventù, di quei bambini che a piazzetta Totò e a piazza Muzii hanno gridato il loro «No!» all’illegalità; e il verde della speranza, quella di vivere in un quartiere e – perché no? – una città libera da qualsiasi forma di crimine e soverchieria.
GABRIELE BASILE
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