La mutazione negli anni di piazza Medaglie d’Oro
Piazza Medaglie d’Oro è uno dei più importanti centri di aggregazione del quartiere Vomero e la costruzione della medesima metropolitana ne ha permesso il grande sviluppo. E così, piano piano che il quartiere prende forma, ecco spuntare nomi e cognomi di valorosi napoletani che si sono distinti durante le guerre ; non sono solo dei semplici nomi di strade: sono eroi. Grazie agli scritti di Gino Doria, Mimmo Piscopo e di Antonio La Gala, sappiamo che, tranne via Giotto e via Antonio Porpora, tutte le diramazioni della piazza,e le strade e stradine limitrofe, portano i nomi di uomini che hanno un’ importanza storica senza eguali. Il grande Ugo Niutta ( a cui è dedicato l’aereoporto di Capodichino di Napoli) fu il primo aviatore del primo conflitto mondiale, e fu colpito nel 1916 da due velivoli nemici, Mario Fiore morì a capo dei suoi uomini nel 1917, il comandante Guido Menzinger perì nel 1916 per mano del fuoco nemico al confine tra il Veneto e il Trentino. Anche la vicina piazza Muzii è dedicata a un generale che tanto si distinse durante la I guerra d’Africa, così come l’esperto aviatore Raffaele Tarantino che è deceduto durante la guerra italo-abissina riportando ben quattro medaglie al valore mentre il capitano Raffaele Libroia cadde due giorni prima della fine della Grande Guerra. Invece Mario Ruta, Bruno Falcomatà, Francesco Verrotti e Salvo D’Acquisto morirono durante la seconda guerra mondiale. Ma anche diverse scuole vomeresi sono intitolate ad eroi del quartiere e non, tra questi : Adolfo Pansini, Sabatino Minucci e il quindicenne Giacomo Lettieri. In ricordo dei fanti Franceco Blundo, Luigi Caldieri e del ventunenne Raffaele Stasi, ci sono anche delle lapidi, apposte nel centro di Napoli. Eduardo Suarez e Giuseppe Orsi ( la cui strada prima era intitolata al compositore Giovanni Paisiello, ora nei pressi dello stadio Collana) erano due membri della cavalleria e gli furono intitolate le strade tra gli anni Venti e gli anni Trenta e l’antica via Andrea da Salerno da dopo gli anni Trenta venne intitolata al Maggiore di Fanteria Maurizio De Vito Piscicelli, mentre quella che prima era via Gioacchino Rossini oggi è dedicata a Domenico De Dominicis, valoroso capitano che fu ucciso in Eritrea nel 1913. Le altre Medaglie d’Oro non citate:Edgardo Cortese, Francesco Azzi, Marcello Casale De Bustis, Ottavio Caiazzo, Renato De Ayala Gomez, Renato Lordi, Sergio Abate, Teodoro Capocci Ugo Palermo.
FRANCESCO LI VOLTI
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