Dimenticare lo stop di Milano con l’Inter. Non temere il fiato sul collo, di chiunque sia. Avere convinzione nei propri mezzi e proseguire sulla propria strada, con leggerezza a consapevolezza. Questa l’idea che Spalletti sta cercando di trasmettere ai suoi giocatori e che alcuni hanno ben recepito. Di sicuro Dries Mertens, tornato assoluto protagonista della scena anche quando qualcuno, troppo in fretta, lo dava per finito. Un vero fuoriclasse “Ciro” che ha mostrato bagliori di recupero già in Europa trasformando con classe un rigore, poi ha ridato speranze al Napoli nella difficile trasferta di Milano con l’Inter, finita purtroppo male. Infine, ha illuminato lo Stadio Maradona.

Uno stadio già illuminato in maniera particolare per ricordare la dipartita del campionissimo argentino, che ha trovato nuova luce, stavolta calcistica, nel folletto belga. Forse l’unico ad aver fatto rivedere, su questo campo, qualche lampo del Pibe de Oro. Con la Lazio ha realizzato due gol da cineteca.
Ha dichiarato a tutti, con i fatti e non con le parole, che c’è anche lui per lottare per qualsiasi obiettivo, che il suo ruolo sarà sempre quello del protagonista, del trascinatore, di quel giocatore di personalità che tanto manca all’attacco del Napoli. In attesa che Osimhen recuperi dal grave infortunio subito a Milano, il Napoli sa di poter contare sul suo miglior cannoniere della storia che non ha nessuna voglia di fermarsi nè di andarsene dalla sua città adottiva.

E sa di poter sopperire a qualche assenza, anche grave, con organizzazione e forza mentale. Qualche inciampo lungo il percorso ci sarà. L’Inter sembra la rivale più accreditata, ma sognare non costa nulla e noi vogliamo farlo più a lungo possibile.
G.P.

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