La farsa di giardinieri, spazzini e vigili prima dell’evento
Per il ricordo di Siani caos sosta in piazza Immacolata. Multe solo ai residenti mentre istituzioni e politici invadono con auto e moto le aree pedonali ed i pedoni sono costretti ad invadere la carreggiata.
E i muri della Rampa Siani sono imbrattati
Ogni anno sempre la stessa storia. Il giorno prima della commemorazione di Giancarlo Siani, in piazza Immacolata e dintorni, per un giorno, si respira la legalità e tutto funziona bene. Si vedono all’opera i giardinieri, che poi mancano per tutto l’anno, poi gli spazzini ed infine arrivano almeno due auto della Polizia Municipale a sanzionare tutti i veicoli in divieto di sosta. Finalmente tutto sembra funzionare a dovere. Finalmente i residenti di piazza dell’Immacolata e dintorni ricevono i servizi che ogni cittadino meriterebbe di ricevere tutto l’anno. Purtroppo, però, questa improvvisa attenzione al territorio, con l’arrivo di giardinieri, spazzini e vigili urbani, è dovuta soltanto all’arrivo delle istituzioni locali, sindaco compreso, il giorno seguente, ovvero il 23 settembre. E così, ogni anno, alla vigilia della commemorazione di Giancarlo Siani, l’area di piazza dell’Immacolata viene curata dai giardinieri, ripulita dagli spazzini e invasa dagli agenti della Polizia municipale. Un’attenzione al territorio che, però, viene vista con amarezza dai residenti che, in merito a temi quali la manutenzione del territorio e la presenza delle forze dell’ordine, si dicono “abbandonati dalle istituzioni per tutto l’anno” per poi vedere che le cose cambiano solo in occasione di eventi a cui partecipa il sindaco di Napoli. Quella che dovrebbe essere la normalità, dunque, diventa l’eccezione.
Ma c’è dell’altro. Il paradosso a cui ogni anno assistono i residenti dell’area di piazza dell’Immacolata è che, mentre il giorno 22 settembre i vigili urbani sanzionano tutti i veicoli in divieto di sosta e soprattutto quelli parcheggiati sui marciapiedi, il giorno seguente, il 23 settembre, i vigili urbani chiudono gli occhi di fronte all’aggressione incivile e prepotente del territorio da parte di coloro che, appartenendo alle istituzioni locali, intervengono alla commemorazione di Giancarlo Siani. Dalle auto blu ai ciclomotori privati fino alle vetture di servizio e ai furgoni della Rai: chiunque partecipi alla manifestazione parcheggia il proprio veicolo sui marciapiedi oppure in modo da rendere pericoloso l’attraversamento pedonale di chi, intanto, semplicemente vive la sua giornata. All’improvviso nessuno rispetta più il codice stradale e le aree su cui il giorno precedente auto e motorini venivano sanzionati, all’improvviso diventano terra di nessuno. Almeno, le fermate dell’autobus in via Suarez vengono soppresse con un’ordinanza comunale per garantire un posto in cui parcheggiare ai furgoni della Rai. Ma per il resto, uno scarno foglio con sopra fotocopiato un divieto di sosta, apposto dai vigili urbani su un albero di piazza dell’Immacolata, finisce per essere valido solo per i cittadini. E intanto, i politici che intervengono parcheggiano le loro auto ed i loro ciclomotori sul marciapiede. Tanto che per i pedoni risulta impossibile camminare e molti di loro sono costretti ad invadere la carreggiata rischiando di essere investiti. Il tutto sotto gli occhi dei vigili urbani che, quando i residenti chiedono spiegazioni e perché non sanzionino tutte le auto parcheggiate sui marciapiedi oppure nelle aree in cui vige il divieto di sosta, rispondono in modo aggressivo dicendo che quelle auto possono stare sul marciapiede. Lo stesso marciapiede su cui, il giorno prima, non potevano stare i veicoli dei residenti multati dagli agenti della municipale. Sembra strano, però, che un’area pedonale possa essere invasa in maniera così selvaggia e disordinata, sotto gli occhi dei vigili urbani, costringendo i pedoni a rischiare di essere investiti dalle auto sulla carreggiata. A Napoli un detto sintetizza bene la situazione che si verifica ogni anno in piazza dell’Immacolata in occasione della commemorazione di Giancarlo Siani ed il senso è “fai quello che dico io ma non fare quello che faccio io”.
Invece che sanzionare i veicoli dei residenti in divieto di sosta alla vigilia dell’evento per poi mettere al loro posto i veicoli degli appartenenti alle istituzioni, una cosa che si sarebbe potuta fare sarebbe stata quella di riverniciare i muri della rampa dedicata a Giancarlo Siani in occasione dell’apposizione dei fiori il 23 settembre. Questo sarebbe stato un intervento utile non solo a rendere onore al giornalista ma anche a restituire ai residenti una rampa più pulita.
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