La crisi dell’editoria colpisce le edicole
di Aldo Esposito*
Il settore delle edicole sta vivendo forse uno dei momenti peggiori della sua storia, basti pensare che in Italia dei circa 40.000 punti vendita si è ridotti ad oggi a meno di 28.000, ed il fenomeno non si arresta, e solo tra Napoli e provincia si è registrate oltre 120 chiusure. Tra le cause principali c’è certamente la crisi economica che attanaglia il paese, ma è pur vero che c’è poca voglia di leggere ed informarsi e specialmente tra i giovani, infatti, c’è una tendenza alla lettura di quotidiani on-line che poco ha a che vedere con l’approfondimento che danno i giornali cartacei, giacché presentati con lanci d’agenzia spesso freddi e sintetici e poco supportati da inviati, tanto è vero che in America si riscontra un inversione di tendenza nella diminuzione di utenti on-line che ritornano al cartaceo. Un altro aspetto negativo si rileva nelle scelte dei nostri editori nazionali, che nel corso degli anni hanno seguito sempre una “moda” di tendenza d’editori europei facendosi delle battaglie che hanno allontanato sempre più lettori dalle edicole, cito il caso della “free press” (Leggo, City, Epolis ecc.), nata come scopo di essere letta in pochi minuti comunicando anticipi di notizie da approfondire nel quotidiano di riferimento, ed invece si è rivelato un flop, giacché costi e ricavi non essendo congrui li hanno portati alla chiusura, ma, di fatto, il solo scopo ottenuto è stato quello di espellere la stampa venduta con la disabitudine all’acquisto. Per far fronte a tutto questo le edicole moderne stanno cambiando pelle, quelli che una volta erano edicolanti “porgitori”oggi sono imprenditori, buona parte, e specialmente nel nostro territorio del Vomero, offrono ai clienti una vasta gamma di servizi, diventando punto essenziale all’utenza cittadina, ma ciò non basta se si vuole conservare questo settore, ultimamente abbiamo fatto una campagna contro gli abbonamenti alle riviste, questi abbonamenti proposti dagli editori a sconti inverosimili sono la nostra morte, ma ciò che ci stupisce è il rifiuto degli stessi editori di farli veicolare in edicola, è cosa risaputa delle difficoltà a ricevere le copie a casa, vuoi per disservizi postali, per la mancanza di custodi e quant’altro, per questo noi edicolanti abbiamo proposto agli editori di far ritirare la copia abbonato in edicola di propria scelta, riconoscendoci semplicemente lo sconto d’uso, dando così un servizio alla clientela che semplicemente ci compete come unici partner degli stessi editori.
Quindi, se tutti noi vogliamo che questo settore esista ancora, aiutiamoci.
*Presidente SINAGI
(Sindacato Nazionale Giornalai D’Italia) – Napoli
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