L’ “Happy Auar” di Rosario Verde
Occhi vispi, sguardo sincero e un viso da comico. Rosario Verde, attore e comico napoletano, è nato per fare questo mestiere. Non è sempre facile capire qual è la propria missione nella vita; per Rosario, forse, è stato più semplice. La sua comicità innata e la sua grande umiltà l’hanno avviato sulla strada della “risata”, tra teatro e tv. Tanti suoi fan sono ancora molto legati al ricordo dei suoi personaggi che hanno rappresentato la comicità verso la fine degli anni ’90. Tra questi personaggi l’indimenticabile “Sasamen”, supereroe napoletano che si batte contro i malvagi, e il famoso colonnello delle “Brigate Mosce”, trio che insieme a Marco Lanzuise e Lello Musella (I Teandria) animava la trasmissione “TeleGaribaldi”. Oggi Rosario Verde continua la sua carriera di attore comico e conduce anche una trasmissione radiofonica di grande successo, ma dall’8 novembre sarà tra i protagonisti di una assoluta novità: una sit-com teatrale al Teatro Diana. La sit-com andrà in scena ad orario aperitivo e, proprio per questa ragione, le è stato dato il titolo “Happy Auar”. Insieme alla rappresentazione teatrale gli spettatori potranno gustare un ricco aperitivo e seguire le vicende dei protagonisti che si svilupperanno durante il corso di tutta la serie. Una nuova formula teatrale che promette di lasciare gli spettatori col sorriso e… A pancia piena. Rosario Verde ci ha raccontato un po’ di sé.
Sei tra i protagonisti di una grande novità teatrale che debutterà l’8 novembre al Teatro Diana. Ce ne parli?
“Happy Auar è una sit-com teatrale firmata da Gianpiero Mirra, Peppe Celentano e Daniela De Rosa. Si tratta di un format ideato per portare la serialità sul palcoscenico. Arrivi a teatro alle 19, fai l’aperitivo, ti fai due risate con la sitcom e alle 20 sei fuori, rifocillato e divertito”.
Come nasce l’idea di una sit-com teatrale?
“Perché non la fa nessuno, è difficile fare una sitcom teatrale comica. Richiede molto lavoro di scrittura e di prove, non si direbbe, ma è difficile far ridere la gente. Se tenti di farlo con gusto, naturalmente…”
“Happy Auar” si propone di divertire già dal nome. Ci parli di Sossietto, il tuo personaggio?
“Premetto che la sitcom è ambientata in un bar napoletano. Sossietto è il barista e beve tanto. Lui dice che fa una terapia alternativa, si cura con l’alcool e se non guarisce, in alternativa, almeno s’è ubriacato”.
La tua carriera è iniziata tanti anni fa. Trovi che sia cambiata la comicità negli ultimi anni?
“La comicità non cambia, cambiano i comici, purtroppo!”
Sei un bravissimo attore e comico. Sei così divertente anche nella vita di tutti i giorni?
“Non saprei dirti, essenzialmente sono una persona seria, anche se a volte, mentre faccio un discorso secondo me serio, mi accorgo che gli altri intorno a me stanno ridendo. Non so se è una cosa buona…”
I tuoi affezionati fan ti ricordano nei ruoli di Sasamen, delle Brigate Mosce, nel trio “I Teandria”; possono sperare in un ritorno? Ti chiedono mai di riproporre questi personaggi?
“Penso che quando morirò sulla mia lapide scriveranno: qui giace Sasamen in arte Rosario Verde. Ti confesso il mio sogno: fare il film di Sasamen ambientato a Napoli in stile americano con Marco e Lello. Ammetto che c’è già una sceneggiatura scritta con Lello Marangio, servono solo i soldi, a proposito hai mai pensato di investire nel cinema?”
Da circa un anno hai iniziato una trasmissione radiofonica a Radio Kiss Kiss Napoli. Come ti trovi nei panni dello speaker?
“Sono in onda tutte le mattine ma non sono uno speaker, sono più un ascoltatore che di mestiere fa il comico. Spero che l’editore della radio non legga l’articolo, non vorrei se ne accorgesse”.
Ti senti più a tuo agio a teatro, in radio o in TV? Quali trovi siano le differenze?
“A dire il vero mi sentirei più a mio agio con un milione di Euro in banca. Comunque, amo fare il teatro! L’ho sempre fatto, la prima commedia a cui ho preso parte è stata “Napoli Milionaria”, avevo 13 anni e mi diedero il ruolo di “Pascalino sette bellizze”. Capirai la difficoltà di fare il bello per me che sono brutto, infatti facevo ridere. La radio, invece, è un vizio come per chi fuma: non ne posso fare a meno. Fare televisione pure mi diverte, non quanto le precedenti ma, sai, dà tanta popolarità”.
Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori per invitarli a venire al Teatro Diana per “Happy Auar”?
“Venite all’aperitivo spettacolo più divertente d’Italia! Tra una pizzetta, una patatina, un prosecco e una risata, hai risolto la serata!”.
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