Intervista a Luca Donadio il campione italiano di K1 e Muay Thai
Nove anni dedicati all’agonismo, tante vittorie ed una carriera ancora tutta da scrivere. Luca Donadio un talento made in Naples.
Come nasce la tua passione per la Muay Thai?
Inizio questo sport per pura casualità. Da ragazzino ero appassionato ad alcuni film in cui, protagonista indiscussa, era la Muay Thai e la Thailandia. Rapito dalla bellezza di quei movimenti e dalla fisicità di questa disciplina, scopro che in una palestra vicino casa, si tengono dei corsi. Decido di iscrivermi. Da quel momento in poi, da semplice passione, la Muay Thai è diventata un lavoro che ha rivoluzionato il mio stile di vita.
Chi ha influito maggiormente sulla tua carriera agonistica?
Indubbiamente il maestro Decio Pasqua. E’ stato il mio primo maestro. Mi segue da 9 anni ed è a lui che devo tutto quello che sono riuscito a vincere. Mi allena costantemente tutti i giorni e contemporaneamente, assieme al gruppo Profighting, mi fa da manager. Un lavoro enorme, che svolge con grande dedizione.
Quante volte ti alleni in una settimana?
Mi alleno sei giorni a settimana. Il martedì e giovedì ho una doppia seduta, dove sono seguito da i miei preparatori atletici, Nicola Agosti e Ivan Milone. Le sedute d’allenamento hanno una durata che va da un’ora ad un’ora e mezza. Naturalmente dipende molto dal periodo, quando sono in prossimità di qualche gara, il lavoro è anche più intenso.
Il 2014 è stato un anno ricco di successi sportivi, ti va di parlane?
Si e’ proprio vero, l’anno scorso è stato un anno pieno d’impegni sportivi tradotti poi in successi. Ho partecipato al torneo Elite, dove erano presenti gli atleti più forti d’Italia nella mia categoria, ovvero nei -63,5kg. Partendo dai quarti, sono arrivato alla finale vincendo ai punti contro Sabino Mansella a Taranto, in occasione del gala The Night Of The Wolf 3. A febbraio invece a Bologna, ho disputato la finale dei campionati italiani dilettantistici di Muay Thai contro Cristian Faustino. A giugno invece disputo un match valevole per decretare il campione Italiano di Muay Thai Pro a Rimini, durante la fiera del wellness, ed anche in questo caso sono riuscito a portare a casa la vittoria oltre ad una bellissima cintura, contro Marian Lepadatu. Verso la fine di ottobre invece, sono partito con la Nazionale Italiana di K1 per gli Europei di Bilbao in Spagna. Parto dagli ottavi combattendo contro la Polonia, vinco aggiudicandomi il passaggio del turno. Ai quarti, sconfiggo la Croazia, guadagnando l’accesso in semifinale. Purtroppo il mio Europeo finisce proprio lì, perdendo di poco ai punti contro la Russia. A dicembre disputo un altro torneo: 8 Men Tournament. La prima tappa si è svolta al Pascià di Riccione, dove ho vinto i quarti per k.o alla seconda ripresa, colpendo il mio antagonista con un calcio al viso. Dopo una settimana dai quarti, presso il Palabam di Mantova, ho disputato semifinale e finale nella stessa serata, mettendo a segno due belle vittorie contro, Alessandro Ramazzoti prima, e Amed West dopo. Che dire il 2014 e’ stato un anno carico di emozioni. Quelle che ti porti dentro ogni volta, prima e dopo i match.
Qual è il tuo punto di forza?
Non credo che ci sia un punto di forza ben preciso. Per essere competitivi in uno sport come il mio, bisogna lavorare su tutto quello che è nelle nostre capacità. Rivedere i propri incontri è fondamentale per correggere gli errori commessi. Poi bisogna perfezionare ed esaltare le proprie qualità. Erroneamente si crede che questo sia uno sport dove vince la forza bruta, in realtà dietro ogni gara c’è tanto studio e tanta preparazione tattica.
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Sono molto emozionato, perché il prossimo 7 marzo, combatterò in Romania al Superkombat, contro un avversario rumeno. Un’occasione unica, in quanto l’evento sarà trasmesso in diretta su Eurosport.
In oltre sono stato inserito nelle selezioni di Superkombat che si svolgerà in Italia. Il torneo dovrebbe iniziare a breve e sono in attesa che mi comunichino luogo e data. Non vedo l’ora!
Da esperto, che tipo di sport consiglieresti ai nostri lettori?
Faccio una piccola premessa, bisognerebbe fare sport indipendentemente dalla disciplina che si sceglie di praticare. L’attività fisica dovrebbe essere parte integrante della nostra vita quotidiana, per i vari benefici che se ne traggono. Ovviamente se mi viene chiesto che sport fare, fra i tanti consiglierei il mio. I motivi sono tanti. Ad esempio i nostri allenamenti sono di gruppo, quindi durante i corsi si ha la possibilità d’interagire e confrontarsi con altri persone. Questo comporta un miglioramento della vita per quel che concerne la sfera sociale, si superano timori, si diventa meno timidi e si acquisisce maggior sicurezza di se. Altro aspetto importante è quello della difesa personale, utile soprattutto alle donne. Di questi tempi saper reagire ad un tentativo di violenza può fare la differenza. In più sul piano atletico posso assicurare che si tratta di uno sport completo, dove la muscolatura viene allenata in maniera omogenea.
Ma la Muay Thai è uno sport per tutti?
Tendenzialmente si, se non ci sono dei problemi fisici particolari. Ovviamente il discorso cambia se si vuole diventare un professionista. In quel caso bisogna essere determinati ed avere un fisico geneticamente predisposto a questo genere di sollecitazioni. C’è da dire che spesso si incappa nell’errore di considerare questa disciplina come qualcosa di violento e brutale. Vi assicuro che non è così! Per questo motivo vi invito in palestra per farvi conoscere al meglio “l’arte dei re”, la Muy Thai.
Mirko Galante
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