Intervista a Biagio Izzo: “Il mio ritorno al Vomero”
Grandi novità nella prossima stagione del Teatro Cilea. La direzione artistica è stata affidata all’attore comico Biagio Izzo, che ritorna dopo dieci anni al suo primo amore. Il cartellone del Cilea inizierà il 29 ottobre con lo spettacolo di Sal Da Vinci “Se amore è. Revolution”, in una veste nuova. Lo stesso Biagio Izzo, invece, salirà sul palcoscenico nel periodo natalizio (dal 15 dicembre) con “L’amico del cuore” di Vincenzo Salemme. Ma la stagione vedrà molti grandi artisti, tra cui Michele Placido in “Serata d’onore” (dal 21 gennaio), Nino D’Angelo in “Io, senza giacca e cravatta” (dal 18 febbraio), Ale e Franz, Corrado Tedeschi, Tosca D’Aquino, Francesco Paolantoni e Laura Freddi. Fuori abbonamento, invece, ci saranno tre eventi speciali con il grande Gigi Proietti, l’esilarante Alessandro Siani e l’inimitabile Gigi Finizio, con un concerto di Capodanno. Ma la grande novità è l’apertura dell’”Accademia dello spettacolo” del Teatro Cilea.
Biagio, torni al Cilea come direttore artistico e per rilanciare un importante teatro del Vomero.
Sì, torno dopo dieci anni al Teatro Cilea come direttore artistico e ce la metterò tutta per fare le cose al meglio. Questo teatro mi ha visto nascere come attore e tornare qui è come tornare a casa. Ora ricopro il ruolo di direttore artistico, ma ho sempre lo stesso amore e la stessa passione. La proposta mi è stata fatta da Antonio Piscopo, attuale gestore del Teatro Cilea, e subito ho accettato, pensando che fosse una bellissima idea. Da qui nasce lo slogan di quest’anno “Abbonarsi al Cilea è una bella idea”. Devo ammettere che il Teatro Cilea era un mio cruccio e ora il mio obiettivo è quello di rendere questo teatro una realtà.
Che impronta hai scelto di dare al cartellone della stagione 2015-2016?
Chi verrà al Cilea, quest’anno si divertirà davvero tanto. La linea è brillante e leggera, è il tipo di teatro che mi piace e che faccio. Ho cercato di mantenere una mia identità come direttore artistico e penso che sia un po’ ciò che ci si aspetta dalla figura del direttore. Il cartellone è ricco, ci sono artisti nazionali e nostrani, e intendo valorizzare chi abbiamo qui a Napoli. Largo ai giovani, che da me avranno sempre un sostegno. Spero che la gente partecipi e mi aiuti. Sono aperto a qualunque suggerimento e confido in una grande collaborazione.
Come nasce l’idea di aprire una “Accademia dello spettacolo” del Teatro Cilea?
Tantissimi giovani mi chiedono da sempre di aprire una scuola di recitazione. Ora ho deciso di farlo nella maniera più seria possibile. Non mi importa della retta né dell’iscrizione, perché l’obiettivo è quello di coltivare nuovi talenti e dare possibilità ai giovani. Ma la scuola è importante anche a livello sociale, perché permette ai ragazzi di impegnarsi in qualcosa ed evitare di prendere strade sbagliate. Il Teatro Cilea diventa luogo dove far nascere e coltivare idee, dove scoprire gli emergenti.
Quali discipline faranno parte dell’Accademia dello spettacolo?
Per la recitazione ho scelto un grande maestro, Lucio Allocca, che fa questo mestiere da sempre, insieme a Corrado Taranto per i più giovani, che invece è figlio d’arte. E avremo anche un laboratorio di danza con Elisabetta Persia e uno di musica con Maurizio Bosnia. Vogliamo fare le cose per bene. Al momento le iscrizioni già sono aperte ma la scuola inizierà a settembre.
Parteciperai alla formazione degli alunni dell’Accademia?
Purtroppo non potrò essere molto presente per via della tournée dello spettacolo, ma farò diversi stage con i ragazzi e li farò fare anche a molti artisti che verranno ad esibirsi al Teatro Cilea. Inoltre, chiamerò anche degli attori proprio per fare degli incontri con gli allievi, e tra questi ci sarà Giancarlo Giannini, ma sugli altri nomi non mi voglio ancora sbilanciare.
Qual è il tuo messaggio per i giovani che vogliono intraprendere la strada dello spettacolo?
Questo non è un mestiere facile e non si fa per “mestiere” ma lo si fa per amore e per passione. Coloro che hanno la velleità e l’amore per l’arte hanno la possibilità di venire a verificare se questa loro passione possa diventare un lavoro, una professione, o al contrario, se non fosse così, vorrà dire che avranno trascorso un periodo della loro vita pieno di socializzazione e momenti di aggregazione.
CLAUDIA BUONFANTI
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.