Intervista all’ex capo dei vigili urbani del Vomero Ciro Guadagnino
Agli ex calciatori, di solito, è riservata un’accoglienza fatta di fischi. Non importa cosa abbia fatto quel giocatore quando “stava con noi”, ora indossa un’altra maglia, magari se n’è andato per guadagnare di più, perché la nostra squadra gli stava “stretta” e quindi va fischiato. Il calcio, quando accadono queste cose (non sempre per fortuna) è uno sport molto crudele, che non lascia spazio a tanti sentimentalismi. Nella vita, però, non vale questa regola dei “fischi a prescindere”. Anzi, se fai bene le cose, se lavori con impegno, la gente se ne accorge.
Ed è così che Ciro Guadagnino, da due mesi nuovo capo dei vigili urbani della zona Stella-San Carlo Arena, con alle spalle una storia di cinque anni totali passati a comandare le Unità Operative dell’Arenella prima e del Vomero poi, quando rimette piede nel quartiere collinare, venga salutato con affetto da tante persone. Chi gli dà una pacca sulla spalla in segno di gratitudine e riconoscimento del lavoro svolto, chi si complimenta con lui per le operazioni riuscite, e chi, infine, si lascia andare a qualche ricordo nostalgico degli ultimi anni trascorsi insieme.
Lui, Ciro Guadagnino, sorseggia un caffè al bar, in piazza Vanvitelli con un collega ed alcuni amici. Il Vomero gli manca. Qui ha lasciato il cuore, anche se nel rione Sanità, dove attualmente guida l’Unità Operativa del posto, c’è tanto da fare e ci sono nuove sfide da affrontare. Col coraggio e l’umiltà che da trent’anni Guadagnino ha dimostrato di infondere nel proprio lavoro di agente della Polizia Municipale.
Salutare i cittadini residenti di Vomero e Arenella è un desiderio che Ciro Guadagnino vuole realizzare attraverso le pagine di “Vomero Magazine”: “In questi tre anni e otto mesi in cui ho guidato i vigili urbani del Vomero – spiega Guadagnino – voi, attraverso il vostro giornale, avete descritto sempre con chiarezza ed onestà intellettuale il lavoro che abbiamo svolto, dandoci atto dei nostri successi ma anche esercitando il ruolo critico e di segnalazione-denuncia proprio del giornalismo che intende sorvegliare sull’operato di istituzioni e forze dell’ordine. Per questo, adesso, sarei lieto di trarre un bilancio, assieme a voi di Vomero Magazine, delle cose fatte in questi anni come comandante dell’Unità operativa territoriale”.
Ebbene, quali sono state le sfide più difficili che la Polizia Municipale ha dovuto affrontare al Vomero negli ultimi tre anni e otto mesi con lei alla guida dell’Unità Operativa territoriale?
“Ci sono stati momenti critici. Eppure, facendo “squadra” siamo riusciti a superarli tutti. Penso alla rivoluzione della mobilità al Vomero, penso alla lotta all’illegalità e agli abusivi, penso alle sanzioni amministrative per chi non rispettava le regole. E poi ci sono le riqualificazioni delle aree mercatali, la rinascita come area pedonale di molte strade, da via Luca Giordano a largo Antignano”.
Il successo più grande ottenuto dai vigili urbani al Vomero?
“Sicuramente la vittoria nella lotta agli abusivi, agli africani che prima invadevano tutti i marciapiedi delle strade principali e che adesso non salgono più al Vomero se non in poche strade”
Una nota dolente, però, è rappresentata sempre dalla presenza dei parcheggiatori abusivi che non è stata mai debellata.
“SI, è vero. Però il bilancio totale è tutto in positivo a mio avviso. Basti pensare, tra l’altro, anche alla situazione difficile di viabilità che abbiamo gestito al meglio durante l’apertura contemporanea di tre cantieri per la costruzione di parcheggi sotterranei al Vomero: via Paisiello, via Andrea da Salerno e via ”
Non tutti i vigili, però, hanno dato sempre il buon esempio.. Si ricorda quando sul nostro giornale pubblicammo le foto dell’auto della Polizia Municipale in sosta nella fermata del bus in via Morghen mentre gli agenti prendevano il caffè al bar?
“Certo che mi ricordo, voi fate il vostro lavoro. In quell’occasione, però, ci tengo a precisare che i protagonisti di questo comportamento errato non erano vigili appartenenti alla mia Unità Operativa ma ad un’altra sezione della Polizia Municipale. In tre anni e otto mesi, però, non avete mai scritto cose buone sul nostro operato..”.
Facciamo il nostro lavoro: i giornalisti devono pungolare le istituzioni. Piuttosto, come è stato il rapporto con la Municipalità, come ha lavorato con gli enti locali?
“Ottimo. Se non avessimo lavorato sempre in sinergia con con la Muncipalità e gli altri enti presenti sul territorio, non saremmo riusciti a raggiungere gli obiettivi che abbiamo ottenuto. Ed approfitto per ringraziare i miei colleghi che sono ancora in servizio qui al Vomero per il grande impegno profuso sotto la mia guida”.
Al suo posto, da tre mesi, c’è Giuseppe Cortese. Lo presenti lei ai vomeresi.
“Una persona molto seria ed in gamba. Proviene dal settore dei motociclisti, ha esperienza e qualità da vendere. Sono sicuro che lavorerà bene”.
Spera di tornare al Vomero un giorno?
“Certo qui ho lavorato bene ed ho raccolto tante soddisfazioni sia professionali che personali. Però io sono un servitore dello Stato, al servizio della Polizia Municipale: vado a lavorare dove serve che io vada”.
Allora in bocca al lupo per il nuovo incarico nel quartiere Stella-San Carlo Arena.
“Crepi il lupo. Saluto tutti i vomeresi”.
di Alessandro Migliaccio
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