Intervista al numero uno dell’ anm Alberto Ramaglia: Una filolinea per gli ospedali
L’ingegnere Alberto Ramaglia è l’amministratore delegato di Anm Spa, nuova holding dei trasporti che ha incorporato, dal 1 novembre 2013, anche Metronapoli. La conversazione con Vomero Magazine inizia parlando dei lavori di rifacimento del Parco di via dell’Erba, finanziati appunto da Anm, per poi spaziare ai temi più generali del trasporto pubblico cittadino. L’intervista è anche occasione per approfondire problemi, opportunità e nuove sfide che riguardano il trasporto pubblico nel territorio della V Municipalità.
Ingegner Ramaglia, Anm ha deciso di finanziare i lavori di rifacimento del Parco di Via dell’Erba, situato all’uscita del metrò Montedonzelli. Perché avete deciso di farvi carico dell’intervento e che cosa prevedono, in concreto, i lavori di straordinaria manutenzione del Parco? In che tempi verrà consegnato alla cittadinanza?
“L’imperativo è ripristinare la piena funzionalità di uno spazio che, pur se non di nostra competenza, consideriamo di completamento al servizio di trasporto di cui siamo affidatari diretti. Abbiamo voluto superare la netta separazione delle competenze e, nello spirito di collaborazione che sempre contraddistingue la nostra azione, ci è sembrato doveroso, in questo particolare momento storico, offrire un contributo fattivo, avendo a disposizione le maestranze e i mezzi per portare a compimento un lavoro che altrimenti avrebbe richiesto tempi e modalità di esecuzione di gran lunga superiori. Entro il mese di marzo saremo in grado di restituire l’intera area alla piena fruibilità dei cittadini grazie al protocollo di intesa siglato tra Comune di Napoli Servizio Infrastrutture, V Municipalità (Vomero – Arenella) e ANM SpA. A lavori ultimati l’intera area sarà consegnata alla V Municipalità che provvederà all’affidamento dei servizi di sorveglianza e manutenzione del verde. Intanto i nostri operai lavorano alla messa in sicurezza delle opere civili, alla ristrutturazione dei bagni pubblici compreso quello riservato ai portatori di handicap, alla realizzazione di nuovi accessi e cancelli a protezione dell’area”.
Per quanto riguarda le altre fermate della Linea1, che insistono sul territorio della Municipalità Vomero-Arenella, vi sono progetti in cantiere in termini di riqualificazione delle aree esterne?
“Le stazioni dell’arte, Materdei e Salvator Rosa, sono interessate da interventi periodici di manutenzione delle opere d’arte collocate anche nelle aree esterne. Attività che realizziamo con la partnership tecnico scientifica dell’Accademia di Belle Arti e dei suoi allievi. Per quanto riguarda invece l’ordinaria manutenzione di arredo urbano, e per la pulizia delle aiuole, la competenza resta al Comune e in particolare alle Municipalità. Abbiamo offerto, anche in passato, la disponibilità del gestore alla ristrutturazione di aree come Montedonzelli e per ora ci concentriamo su questa: per il futuro, se ci sarà bisogno di noi, verificheremo la fattibilità in base alle possibilità di cassa e, se possibile, certo non ci tireremo indietro”.
Sempre riguardo alle fermate della metropolitana della zona alta della città, che dati avete su affluenza e passaggi giornalieri? Funziona l’interscambio con gli stazionamenti e le fermate degli autobus? Le isole pedonali vomeresi sono di incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici?
“Ci sono stazioni di interscambio come Colli Aminei, Frullone e Chiaiano che nel tempo hanno mostrato grande potenzialità di accoglienza e, soprattutto, hanno modificato le abitudini di spostamento degli utenti. Questi ultimi hanno sperimentato l’utilità di lasciare l’auto in periferia per proseguire con il metrò, oppure con i bus, verso il centro cittadino. In questa fase stiamo lavorando per migliorare l’intermodalità specie con gli stazionamenti dei bus in superficie, dove possiamo e dobbiamo fare sempre meglio per rispondere ai bisogni crescenti della nostra clientela. Stesso discorso per le zone a traffico limitato che, per quanto ostacolate al principio, si sono rivelate, specie al Vomero, di impulso alle attività del tempo libero e, più in generale, al commercio. Dobbiamo proseguire su questa strada perché non soltanto la nostra esperienza, ma prima ancora quella consolidata delle principali capitali italiane ed europee, conferma che questa è la strada giusta”.
La zona ospedaliera, purtroppo, continua a soffrire per l’intenso traffico delle auto. In che modo il trasporto pubblico, in quell’area, può migliorare in efficienza per rendere più fluida la viabilità su strada?
“L’anello ospedaliero è da sempre interessato da elevati flussi di traffico per le sue caratteristiche di attrattività intrinseca. Di fatto la Linea 1 assolve ad una funzione di decongestionamento del traffico di superficie: tanto più oggi con il prolungamento della rete a Garibaldi dove nel solo primo mese d’apertura abbiamo registrato un incremento del 30% circa dei transiti, balzati da 105mila a 135mila al giorno. L’anno prossimo, poi, la zona ospedaliera e quella dei Colli Aminei saranno interessate da un importante cambiamento dell’offerta di trasporto pubblico su gomma attraverso la trasformazione della linea bus R4 in filolinea. Ciò determinerà un significativo ritorno, oltre che in termini di servizio, anche di impatto ambientale. Nel frattempo abbiamo già programmato alcune iniziative specifiche, sia pur con le poche risorse disponibili, per migliorare da subito l’affidabilità della linea R4 attraverso l’incremento dell’offerta di oltre il 20% nell’arco della giornata e l’impiego anche di bus più nuovi di quelli attuali. Gli effetti si vedranno sin da fine mese”.
Medaglie d’Oro e Vanvitelli, fermate situate nel cuore del Vomero, sono spesso teatro di episodi di microcriminalità. Quali interventi mettete in campo per contrastare tali fenomeni?
“Fenomeni di microcriminalità vera e propria ne registriamo, per la quasi totalità, all’esterno della nostra struttura. All’interno sono molto meno frequenti perché il sistema di videosorveglianza, e la presenza di guardie giurate, fanno da deterrente. Fenomeni più blandi di intemperanza, e qualche atto vandalico da parte di baby gang, certo non mancano ma siamo sempre riusciti a gestirli al meglio”.
La fermata della metropolitana di piazza Vanvitelli ha accolto, nelle ore notturne delle giornate più fredde dell’inverno, tanti senzatetto. Come nasce quest’iniziativa improntata alla solidarietà?
“Metronapoli, oggi società unica confluita in ANM SpA, svolge da sempre una funzione di accoglienza sul territorio in cui opera. In questo caso abbiamo risposto, su impulso dell’Assessorato alle Politiche sociali nell’ambito del Piano emergenza freddo, ad una chiamata alla quale ci è sembrato doveroso, oltre che naturale, rispondere. Così aprendo le nostre stazioni ai bisognosi, già per il secondo anno, possiamo essere fieri di aver scongiurato il rischio di possibili decessi che, nonostante tutto, le cronache locali ci hanno tristemente raccontato. Con lo stesso spirito abbiamo in passato collaborato con la Croce Rossa per l’assistenza dei senzatetto e agevolato i servizi di assistenza agli anziani nei mesi estivi”.
Al di fuori delle iniziative solidaristiche, quali altre attività, di natura culturale e artistica, è possibile ospitare nelle fermate della Linea 1 nell’area Vomero-Arenella?
“Si può dire che le nostre stazioni sono un contenitore di idee perché ospitano quotidianamente iniziative di carattere culturale e progetti capaci di offrire nuovi spazi per la produzione e la diffusione di forme artistiche contemporanee. Tutto questo rappresenta un’occasione di crescita sia per l’azienda sia per tutti coloro cui diamo l’opportunità di trovare adeguati spazi per esprimersi. I progetti che accogliamo sono tanto più ambiziosi perché non sono rivolti soltanto a singole personalità, ma soprattutto a gruppi, scuole, associazioni”.
Quale è lo stato di salute delle tre funicolari che dal Vomero raggiungono altri punti della città?
“Direi ottimo. Abbiamo recentemente visitato Genova che come noi ha una configurazione urbanistica che ha favorito il trasporto cosiddetto verticale e devo dire, senza tema di smentita, che siamo davvero molto apprezzati, in Italia e all’estero, per il nostro sistema di impianti funicolari”.
Anche al Vomero, purtroppo, capita di vedere fermate degli autobus particolarmente affollate negli orari di punta. Che cosa c’è da migliorare nel trasporto pubblico su strada?
“Premesso che si tratta di un quartiere, per sua natura, ad elevata domanda di trasporto pubblico, sicuramente scontiamo il fatto di disporre di un parco autobus con un’età media molto elevata (oltre 14 anni) che, in molti casi, pregiudica l’affidabilità e la regolarità del servizio. Nonostante la carenza di risorse quantitativamente e qualitativamente adeguate, stiamo ultimando un piano di razionalizzazione dell’offerta di trasporto anche in funzione dello sviluppo della linea metropolitana. Abbiamo già inserito nuovi bus e contiamo sulla possibilità di nuovi investimenti che ci consentano la progressiva sostituzione dei bus vecchi con mezzi nuovi. Resta il fatto che negli ultimi mesi abbiamo incrementato l’offerta su gomma di circa il 40% e gli effetti si vedono”.
Quali sono i supporti telematici, scaricabili eventualmente su cellulare, che i cittadini possono utilizzare per avere informazioni su orari e percorsi dei mezzi pubblici?
“Oltre ai sistemi tradizionali, quali il call center e il sito aziendale, esistono diverse applicazioni disponibili per ottenere informazioni real time sul servizio: dall’App Giranapoli (ex City&Bus) che fornisce informazioni relative a percorsi e tempi di attesa a tutte le fermate, al servizio sms Infodrin, a Infobus per informazioni sulle linee, alla sezione Infoclick, disponibile da pc sul sito anm. A breve saranno introdotte ulteriori novità in questo ambito”.
Per quanto riguarda il servizio bus by night, vi sono percorsi che toccano anche le strade dell’area Vomero – Arenella?
“Certamente: la linea N7 collega Fuorigrotta al Vomero e all’Arenella fino alla zona ospedaliera. La N3 collega il Vomero e l’Arenella alla zona del Museo e di piazza Municipio, fino a piazza Garibaldi. Queste linee sono in servizio per tutta la notte, tra le 23,00 e le 5,00 circa. Gli orari e i percorsi di dettaglio sono disponibili sul sito aziendale”.
E’ recente l’apertura della fermata Garibaldi della Linea 1. Quali saranno le prossime aperture e quali i tempi previsti? Ci saranno ancora novità in termini di tempi di attesa e percorrenza nel prossimo futuro?
“A fine 2014 è prevista l’apertura della centralissima stazione Municipio e infine nel 2015 la stazione Duomo. A quel punto bisognerà attendere il 2018 per arrivare all’aeroporto di Capodichino e per vedere realizzata anche la Linea 6 nella sua completezza. Intanto, con il prolungamento della linea 1 a Garibaldi, abbiamo ridotto distanze e tempi di attesa adottando una fascia oraria unica a 8 minuti valida da inizio servizio fino alle 21.00. Una rivoluzione, già in corso, destinata con le nuove aperture a modificare totalmente le abitudini di spostamento”.
La prossima scomparsa del biglietto Unico e della tariffa integrata, che ha comportato tra l’altro le dimissioni dal Consorzio Unico del direttore Antonietta Sannino, segna in qualche modo un ritorno al passato: ogni azienda di trasporto emetterà un proprio biglietto. Quale è la sua opinione su questa operazione e quali ricadute, in termini economici, avrà sugli utenti?
“Credo che la gestione del ticket di viaggio per l’azienda unica e per la città rappresenti un’opportunità perché avrà ricadute positive sia sull’economia interna della società sia sull’efficienza complessiva dei servizi offerti. Stiamo lavorando per organizzare questo ambito molto complesso per cui ci vorrà qualche tempo prima di partire. Ora però bisogna guardare avanti. Si tratta di un processo irreversibile che noi abbiamo il dovere di agevolare”.
La fusione per incorporazione di Metronapoli in Anm, ha dato luogo ad una nuova holding dei trasporti. Quali i benefici di tale operazione per l’azienda e, soprattutto, per i cittadini?
“Il nuovo soggetto unico dei trasporti in ambito urbano, punta a inserire Napoli nel circuito dei grandi operatori pubblici del settore, innalzando lo standard di servizio erogato attraverso una gestione integrata dei percorsi ferro-gomma, dei parcheggi di interscambio e dei numerosi nodi intermodali di cui la nostra rete è dotata. Ai nostri interlocutori primari, i cittadini, dobbiamo riuscire a parlare in modo unitario, fornendo informazioni di servizio sempre più integrate. Una governance unica porta con se altri indubbi vantaggi: l’ottimizzazione della gestione del personale e il riequilibrio della gestione economico-finanziaria, la razionalizzazione della spesa e un aumento del potere negoziale nei confronti dei fornitori esterni con l’abbattimento di alcune voci di costo e la creazione di economie di scala. Siamo solo all’inizio, ma sono certo che l’indirizzo e la visione dell’amministrazione sulla gestione del trasporto del futuro sono vincenti”.
di Giuseppe Farese
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