INTERVISTA AL DIRETTORE SYLVAIN BELLENGER
IL MUSEO DI CAPODIMONTE affronta LA PANDEMIA “In attesa della riapertura si sta pensando ad una sorpresa natalizia”
Dalla Francia con orgoglio è arrivato a Napoli per dirigere il Museo e Real bosco di Capodimonte. Un incarico prestigioso e di responsabilità per Silvayn Bellenger che ci racconta come il Museo sta fronteggiando questa nuova difficile chiusura causa Covid.
Anche la cultura sta vivendo un momento difficile come crede si riuscirà a superare il momento?
Il Covid si è abbattuto come uno tzunami sulla vita sociale ed economica e, ovviamente, anche i musei ne hanno risentito. Abbiamo inaugurato in autunno le mostre Gemito e Giordano programmate per la primavera 2020. La chiusura del museo ha inciso anche sulle attività commerciali del quartiere. I musei, finché sono stati aperti, sono stati luoghi sicuri in cui le regole anti-contagio Covid sono state osservate rigorosamente. Chi verrà a Capodimonte, appena i musei riapriranno, potrà visitare tutta la collezione, quattro nuove mostre.I visitatori, inoltre, troveranno anche un nuovo allestimento del presepe Catello.
Direttore, vuole parlarci delle iniziative digitali con cui avete sopperito alla chiusura fisica dei musei e dell’importanza di questa esposizione?
Sui nostri canali social abbiamo reso fruibile la mostra di Luca Giordano ai visitatori del Museo sperando che si possa ritornare presto a vederla dal vivo. Il co-curatore Stefano Causa ha realizzato un viaggio virtuale di dodici minuti per il nostro canale Youtube e diverse ‘pillole’ da un minuto per Facebook e Instagram. Luca Giordano, dalla Natura alla Pittura è una mostra curata proprio da Stefano Causa e Patrizia Piscitello. Nello scorso autunno era al Petit Palais di Parigi, ma i cataloghi delle due mostre sono diversi e l’architetto Roberto Cremascoli ha immaginato per Capodimonte un allestimento ispirato dall’idea dei salotti napoletani dell’epoca e si chiude con un invito al viaggio nelle chiese di Napoli, alla ricerca degli affreschi dove il legame profondo di Giordano con l’architettura è inamovibile.
A novembre ha chiuso la mostra su Gemito, com’è andata?
La mostra su Gemito è stata frutto della collaborazione internazionale con il Petit Palais di Parigi, dove Gemito è stato mostrato per la prima volta ai francesi dopo l’Esposizione Universale del 1878, in una vera ‘stagione napoletana’ che ha visto insieme Gemito e Giordano, due grandi artisti napoletani. Gemito è un artista molto amato e l’esposizione a Napoli, ha riscosso enorme successo. Quelle sale ora sono in corso di riallestimento e continueranno ad ospitare, come collezione permanente, le opere di Gemito in dialogo con artisti suoi contemporanei.
Il Museo vuole essere un’istituzione culturale di primo piano in Europa con progetti anche di cooperazione internazionale, come quello con l’architetto Calatrava, ma può la pandemia limitare i futuri progetti?
La pandemia ci ha costretto a rinviare l’inaugurazione del riallestimento della Chiesa di San Gennaro ad opera di Santiago Calatrava, ma il dialogo con il territorio e le istituzioni culturali internazionali non si è mai fermato portando avanti nel pieno rispetto delle norme anti-Covid un importante progetto di digitalizzazione e la realizzazione del catalogo digitale on line. Il Centro di Ricerca, La Capraia, ha continuato il suo lavoro online nonostante la chiusura della foresteria. L’intervento di Calatrava nella Chiesa di San Gennaro è un’opera d’arte totale in cui diverse arti, ceramica, tessitura, smaltatura, pittura, convergono in un lavoro autonomo che parla dal passato al presente verso il futuro. Un’opera d’arte totale di un artista contemporaneo in una cappella barocca del ‘700. Una rilettura completa dello spazio, una nuova illuminazione e nuovi arredi.
Quale il fine delle iniziative come “adotta una panchina, un albero…”?
Queste iniziative proponendo la partecipazione hanno cambiato totalmente in quattro anni il comportamento e il rapporto del pubblico con il Bosco. Ora il sentimento dei frequentatori del bosco è ispirato da orgoglio, dignità, rispetto. Inoltre, per agevolare l’accesso fisico al sito reale abbiamo sottoscritto, con il Comune di Napoli e l’ANM, un importante accordo che prevede l’istituzione di una navetta che collega i musei Capodimonte, Mann e Catacombe di San Gennaro.
Claudia Prezioso
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