Intervista al capo dei vigili, Giuseppe Cortese
“In prima linea contro abusivi e furbi”
Il comandante dell’Unità operativa Vomero-Arenella spiega come sta fronteggiando le problematiche di viabilità e illegalità sul territorio
Fino all’anno scorso è stato il numero uno dei motociclisti della Polizia Municipale di Napoli, ovvero il Comandante del Reparto Radiomobile Infortunistica stradale partenopeo. Ora è a capo dell’Unità operativa Vomero-Arenella. Il capitano Giuseppe Cortese, 59 anni compiuti il 24 ottobre, ha dimostrato nel corso della sua carriera grande dedizione ed impegno al servizio dei cittadini. Ma anche di avere intuizioni coraggiose e fuori dal comune che hanno permesso di ottenere importanti risultati alla Polizia Municipale a Napoli. Un obiettivo che sta riuscendo ad ottenere anche da quando, nel marzo del 2014, è stato incaricato di dirigere l’Unità operativa che ha sede in via Morghen. E così, con l’impegno di sempre in prima linea ma anche attraverso le sue idee innovative, il capitano Cortese nel giro di pochi mesi è diventato il faro dei vigili urbani vomeresi raggiungendo già diversi risultati importanti nell’ottica di un miglioramento della vivibilità e della legalità nel quartiere. Insomma, a dirigere i caschi bianchi vomeresi è arrivato un “duro”, uno che piuttosto che accettare che alcune problematiche siano “insite” nel Dna della città e restare a guardare, prova a combatterle con l’ingegno e con l’applicazione quotidiana. Come nel caso della piaga dei parcheggiatori abusivi presenti al Vomero ed in particolare nei pressi degli ospedali “Cardarelli” e “Santobono”.
Comandante Cortese, la presenza di parcheggiatori abusivi vicino agli ospedali rappresenta una delle problematiche maggiormente avvertite dai residenti. Come la state fronteggiando?
“Dal momento che la legge non ci permette di arrestare un parcheggiatore abusivo se non in presenza di una denuncia di estorsione fatta da un cittadino, l’unica cosa che possiamo fare per ottenere un risultato in tal senso è presidiare il territorio. Come stiamo facendo già da oltre un anno al Cardarelli e da diversi mesi anche al Santobono”.
E state ottenendo risultati?
“Certo. All’ingresso dei due ospedali vi sono due pattuglie fisse della Polizia Municipale e da quando ho istituito questo presidio fisso i parcheggiatori non ci sono più durante il giorno. Presidiare il territorio invaso dagli abusivi porta più risultati rispetto a fare delle multe che gli abusivi non pagheranno mai”.
Però negli anni passati i vigili urbani di Napoli sembravano non poter far nulla contro questo fenomeno e per lo più si sono limitati a fare solo delle multe agli abusivi pur sapendo che, essendo loro “nullatenenti”, il Comune di Napoli non avrebbe mai riscosso quelle contravvenzioni.
“Esatto. Basti pensare che ogni multa ad un abusivo dovrebbe portare 800 euro nelle casse comunali. Per cui se facessimo mille multe al mese agli abusivi, ci dovrebbe essere un incasso di 800mila euro per il Comune di Napoli. Cosa che, però, non avviene mai perché gli abusivi non pagano le sanzioni che ricevono e di conseguenza l’Amministrazione comunale vede abbassarsi anche la propria capacità di riscuotere le sanzioni che effettua. Per non parlare, poi, del fatto che il lavoro svolto dagli agenti in strada risulta quasi del tutto inefficace”.
Quindi niente multe ma occupazione del territorio conteso ed ambito dagli abusivi?
“Esatto. Questo è quello che possiamo fare finché la legge non ci consente di fronteggiare ancora meglio i parcheggiatori abusivi. Ed è proprio per questo motivo che, non appena sono arrivato al Vomero, ho piazzato due pattuglie fisse all’esterno del Cardarelli e del Santobono. Gli abusivi devono capire che quel territorio appartiene allo Stato e non a loro. E lo stanno capendo con la nostra presenza fisica. E’ bastato destinare una pattuglia a questo servizio di presidio”.
Sembra un po’ come dire che se si vuole risolvere la piaga dei parcheggiatori abusivi la soluzione è a portata di mano. Ma perché in altre zone della città non si effettua lo stesso servizio di presidio fisso contro i parcheggiatori abusivi?
“Non lo so. Di certo al Vomero e nella zona ospedaliera il problema è più sentito e forse per questo servono decisioni ed azioni più drastiche rispetto ad altri quartieri”.
Anche a San Martino c’è una pattuglia fissa della Polizia Municipale. Eppure non ci sono parcheggiatori abusivi.
“Si, in questa area il nostro obiettivo è garantire la sicurezza ed un’accoglienza degna ai turisti. Abbiamo istituito una pattuglia fissa nel piazzale San Martino innanzitutto per sorvegliare la zona e poi perché sto programmando dei corsi da far sostenere ai nostri vigili affinché possano riservare un’accoglienza migliore ai tanti turisti che visitano l’area tra il piazzale panoramico e la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo e che rappresenta uno dei maggiori poli turistici della città. Lo stesso discorso sarà fatto anche per le scale della Pedamentina. Prenderò i vigili che parlano bene la lingua Inglese, gli farò seguire dei corsi sul patrimonio artistico e culturale di Napoli e li assegnerò all’area di San Martino, dove, tra l’altro, la nostra presenza fissa ha portato alla quasi totale cessazione del fenomeno del lancio delle bottiglie dal muretto da parte dei ragazzi della movida vomerese”.
A proposito del lancio di bottiglie e della movida, c’è una strada del Vomero che durante il week end è terra di nessuno e diventa off-limits: via Aniello Falcone. Tra auto in sosta selvaggia e ragazzi che invadono la carreggiata, il traffico è sempre in tilt. Pensate di fare qualcosa?
“Proprio in questi giorni stiamo lavorando molto sulla situazione di via Aniello Falcone, dove ho intenzione di liberare parte della strada oggi utilizzata per parcheggiare e quindi metterla in sicurezza, perché al momento non lo è affatto. Ci sono corsie ridotte ed autobus che per circolare devono per forza invadere contromano la corsia opposta evitando le auto in sosta nelle strisce blu. Inoltre, le ambulanze non riescono a passare in caso di emergenza”.
In quale operazione siete stati maggiormente impegnati nelle ultime settimane?
“Abbiamo svolto un’attività contro quelli che abusivamente occupano gli stalli di sosta nelle strisce blu. Alcune persone, attraverso diversi artifizi che vengono messi in atto, come la clonazione del permesso di sosta oppure la stampa di permessi falsi, occupano illegalmente le strisce blu. E ciò lede il diritto di un cittadino onesto ad usufruire del suo posto. Ogni residente ha il diritto di parcheggiare in uno stallo previo pagamento di un ticket annuale, un diritto che qualcuno ha violato fotocopiando il proprio permesso di sosta ed occupando due posti anziché uno. L’operazione, che è stata condotta insieme al personale dell’Azienda napoletana di mobilità, preposto al controllo delle strisce blu, ci ha permesso di rilevare e denunciare undici persone che saranno rinviate a giudizio”.
Questa è un’operazione simile a quella che lei svolse già qualche anno fa quando era a capo dei motociclisti della Polizia Municipale di Napoli e che portò alla scoperta di 80 falsi contrassegni di disabili in tutta la città utilizzati per parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu ed in quelle gialle.
“Si, esattamente. In quel caso svolsi questo lavoro per affermare la legalità e per tutelare i veri invalidi. Nel caso della recente operazione svolta al Vomero contro i duplicatori di permessi di sosta, abbiamo voluto lanciare un segnale a quanti utilizzano questi artifizi per occupare illegalmente le strisce blu e violare il diritto degli altri ad avere un posto nelle strisce blu”.
Di gente che prova a truffare i vomeresi ne avete trovata tanta in questi mesi?
“Ci sono varie realtà fasulle che abbiamo già fronteggiato in maniera efficace. Un esempio su tutti è quello delle finte associazioni di beneficenza. Ai cittadini dico di stare attenti e di non credere a quelli che cercano soldi per la “clownterapia” o per altri servizi in ospedale a favore dei bambini. Le associazioni serie che davvero fanno beneficenza non chiedono spiccioli in strada e noi abbiamo già provveduto a non permettere più che siano presenti in via Scarlatti questi cialtroni che fanno leva sulla bontà delle persone per spillare loro dei soldi. Abbiamo verificato che gli ospedali non li conoscevano nemmeno. E, a proposito di ospedali, ci siamo occupati anche delle ambulanze che abusivamente effettuano servizi di trasporto di infermi o che hanno l’assicurazione scaduta o con altre irregolarità. Abbiamo anche scoperto che alcune associazioni che utilizzano ambulanze sono convenzionate con cliniche private e ciò non è consentito dalla legge, in quanto loro non possono fare attività di lucro, non possono avere un tariffario per gli spostamenti degli ammalati”.
Tra poco è Natale ed ogni anno, per la consueta Fiera natalizia di via Ruoppolo, accadono alcune irregolarità in concomitanza con l’assegnazione dei bandi, ad un utilizzo non appropriato dei banchi adibiti alla vendita di oggetti natalizi e perfino di subaffitti irregolari degli stessi. Siete attivi per fare qualcosa in modo che tutto ciò non si verifichi anche quest’anno?
“Le garantisco che svolgeremo un attento controllo sui permessi che saranno rilasciati e soprattutto verificheremo se verranno rispettate le finalità di vendita all’interno dei banchi, non saremo vigli solo sul discorso relativo ai metri quadrati dei banchi. Vogliamo entrare nel merito di cosa viene venduto, per far sì che la fiera natalizia sia tale e non diventi solo un mercato. Inoltre staremo attenti a vigilare su possibili sub affitti che non possono in nessun modo verificarsi”.
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