Intervista ad Alessandra Clemente
Era una bambina spaesata, col viso coperto di boccoli biondi dietro i quali si nascondevano gli occhioni azzurri, alla quale avevano tolto la cosa più importante: la madre. La guardavo, io che ero un po’ più grande di lei e giocavo a calcio per strada fuori alla chiesa di piazza dell’Immacolata, e sapevo che da quel giorno in poi non l’avrei più vista come prima, in braccio alla sua madre, scendere le scale di via Nuvolo, che conducono in Salita Arenella. Ora, quella bambina è diventata una donna ed ha ritrovato il sorriso che sembrava perso per sempre. Io e Alessandra Clemente siamo cresciuti all’Arenella con lo stesso desiderio di migliorare la nostra città ed ora siamo seduti davanti ad una scrivania e parliamo del rilancio della nostra città, della legalità, dei mali che frenano il riscatto del nostro popolo. Temi che ci accomunano, visto che ciascuno di noi fa il suo per cercare di cambiare le cose: io come giornalista d’inchiesta per “Le Iene” e per “Vomero Magazine”, lei in qualità di Assessore del Comune di Napoli che ha appena ricevuto nuove deleghe e nuovi poteri. Alessandra Clemente si è rimboccata le maniche e dopo aver dimostrato negli ultimi cinque anni le proprie capacità ed il proprio attaccamento alla città, ora viene chiamata a raggiungere traguardi ancora più importanti dalla sua scrivania di Palazzo San Giacomo. “Oggi se rimango a Napoli e ci metto la faccia e tutta la mia energia è perché credo fortemente che cambiare le cose sia possibile. Abbiamo il diritto di essere la prima generazione a vivere senza camorra e a vivere e lavorare qui senza doversi spostare per cercare un impiego. E so bene che perché questo diventi realtà è necessario un grande sforzo delle istituzioni per costruire una giustizia sociale che oggi manca. Per farlo abbiamo bisogno, ora molto di più che in campagna elettorale, dell’aiuto di tutti, ho bisogno che #staiconme (lo slogan della mia campagna elettorale) come prima e più forte di prima!”. Ha le idee chiare Alessandra ed il suo entusiasmo cresce se le si ricorda che i napoletani l’hanno scelta, l’hanno voluta fortemente e in una stanza del Comune per realizzare i suoi progetti e rappresentare i suoi concittadini. La tua conferma a Palazzo San Giacomo nasce grazie ad un’importante affermazione elettorale sia del sindaco che sua. Che significato dai al risultato raggiunto? “Ci credevo fortemente, ce l’ho messa tutta e sono sincera: il risultato conseguito ha superato di gran lunga ciò che il mio cuore desiderava. Volevo rendere orgogliosi mio padre e mio fratello, che hanno dato forza ad ogni passo nella mia vita, ed anche in quest’avventura hanno avuto un ruolo fondamentale, e poi rendere orgoglio anche il nostro Sindaco che tra anni fa, rompendo gli schemi tradizionali, ha dato fiducia ad una giovanissima ragazza, credendo realmente nei giovani, e che per me nel tempo è diventato un grande esempio di uomo delle istituzioni per il suo immenso impegno, l’umanità ed i forti valori. Il senso che do a questa importante affermazione è che i napoletani che hanno il valore della legalità nella loro vita sono tanti, ma proprio tanti e sempre di più di quelli che non ce l’hanno e l’onestà, il lavoro e la credibilità è ciò a cui, con orgoglio possiamo dire, sempre di più gli elettori guardano. Intendo, attraverso Vomero Magazine ringraziarli. Vorrei abbracciarli e conoscerli uno a uno! È uno straordinario risultato che mi vede come la più votata della coalizione a sostegno del Sindaco Luigi de Magistris, nella lista demA, con 4666 voti e come la più votata nella municipalità dove sono nata e vivo, Vomero Arenella”. Un risultato che è il frutto del lavoro dei tre anni da Assessore. “Si, un lavoro che è stato possibile grazie ai tanti napoletani che come noi credono nella città ed in questo progetto di politica dal basso. Siamo riusciti, se pur in poco tempo, a realizzare molte cose, chi ha voglia di approfondire può farlo attraverso il portale web alessandraclemente.it ed ho deciso di mettermi in gioco e di partecipare alla competizione elettorale perché mi sono detta che, come all’Università, dovevo sottopormi all’esame del voto per avere conferma che la strada pubblica intrapresa fosse quella giusta e voluta, non solo da me, ma soprattutto dagli altri. È stato bellissimo, un percorso pieno di emozioni che mi ha dato tanta forza e motivata ancora di più”. Chiusa una fase elettorale dove corre oggi il tuo pensiero? Regionali, Politiche, costruzione di un soggetto politico? “Il mio pensiero resta prima di tutto a Napoli. Questa è la mia città e la mia motivazione. Ho voglia di dedicarmi a lei e ho idee ed energie per farlo. Accanto al Sindaco Luigi de Magistris siamo pronti a proseguire il nostro percorso per dare a Napoli sempre di più. Passione, lealtà e impegno accompagneranno gli anni di governo cittadino che ci attendono. Portare a termine le tante cose avviate, intervenire dove ancora non c’è stata la forza economica per farlo, intraprendere nuove sfide. Agire localmente ma pensare globalmente. Non mi sfugge che la capacità di incidere radicalmente sul territorio passa per scelte politiche nazionali e regionali ben precise. Servono investimenti in infrastrutture, risorse umane competenti e in numero sufficiente. Per fare questo è necessario incidere sui governi nazionali e regionali e offrire agli elettori un’alternativa credibile per il nostro sud e per Napoli capitale del sud che ad oggi va costruita”. Da quest’anno hai diverse deleghe: Polizia Locale, Centro Unico Acquisti e Gare, Sicurezza, Promozione e Immagine della Città, Toponomastica, Start Up, Educazione alla Legalità oltre a Giovani e Politiche Giovanili, creatività e Innovazione. Ma non sarà troppo? “Sono sfide impegnative, ce la metterò tutta e anche di questo lavoro chiederò poi conto alla città. Il legame con i miei elettori e il continuo ascolto saranno sempre i binari del mio agire. Napoli, se la sai ascoltare ti offre da sola la soluzione a mille problemi e le idee per guardare al futuro. Se vai al bar il lunedì mattina troverai i migliori allenatori di calcio del pianeta. Se ci vai gli altri giorni troverai i migliori sindaci e assessori. Io ascolto, seleziono e in autonomia faccio sintesi”. Personale vecchio, demotivato e a volte con poca voglia di lavorare, c’è materiale umano per affrontare le nuove sfide? “I lavoratori del pubblico impiego godono di una fama che non gli fa onore. Ci sono sicuramente persone non all’altezza delle sfide del presente ma le responsabilità non sono da far cadere solo in capo a loro. Ci sono stati anni in cui il nostro Paese utilizzava le assunzioni nel pubblico impiego come forma di ammortizzatore sociale inglobando nelle piante organiche dei diversi Enti centinaia di persone senza le dovute competenze e senza far corrispondere a queste assunzioni un adeguato piano di formazione. La coseguenza di questo fenomeno è stata una crescita esponenziale e insostenibile per gli Enti pubblici della spesa per il personale che non si traduceva in Servizi per i cittadini. Questo ha creato il giusto clima nell’opinione pubblica per bloccare le assunzioni e dare così spazio a massicce esternalizzazioni dei servizi. Oggi bisogna rendersi conto che il pubblico impiego ha bisogno di personale. Ha bisogno di agenti di polizia locale, ha bisogno di maestre, ha bisogno di mediatori culturali, ha bisogno di assistenti sociali. Faremo tesoro del capitale umano che abbiamo a disposizione chiedendo ai Dirigenti, la massima attenzione nel valorizzare chi fa con impegno il proprio lavoro e di prendere i dovuti provvedimenti per chi si astiene dal farlo senza motivo. Parallelamente ci batteremo ad ogni livello per ottenere la possibilità di bandire nuovi concorsi per aprire il Comune a nuove energie e competenze in base alle esigenze della pianta organica”. Quali saranno le tue priorità in questo inizio di mandato? “Continuare il processo di osmosi fra le tante “Napoli” che coesistono nei confini geografici della città, mettere al centro le periferie, lotta alle povertà e alla criminalità, lavoro in città. Quello che è stato avviato e che sarà portato con forza avanti nei quartieri di Pianura e Soccavo dovrà essere fatto a San Giovanni, come nella Sanità a Barra come a Secondigliano, all’Arenella come al Vomero ai Camaldoli e Colli Aminei. Dobbiamo offrire ai giovani, e non solo, di più. Più alternative concrete alla strada, ai bar con sale giochi e sloth machine e dobbiamo riuscire a portare i servizi dell’amministrazione in quei luoghi che hanno perso fiducia nello Stato. Quando fai lavori pubblici hai la speranza di vedere finito un tuo progetto importante nell’arco di un mandato. Quando la tua priorità è la battaglia culturale e sociale per l’emancipazione dei più deboli dal malaffare sai che sarà una battaglia che dovrai combattere a denti stretti per tutta la vita contendendo centimetro per centimetro alla criminalità e costuendo giustizia sociale”.
Chi è Alessandra Clemente ?
Alessandra Clemente è nata a Napoli, nel quartiere Arenella, 29 anni fa. Laureata in Giurisprudenza, è avvocato penalista col sogno nel cassetto di diventare magistrato. E’ la figlia di Lorenzo Clemente e Silvia Ruotolo, che a 39 anni fu assassinata per errore l’11 giugno del 1997, mentre tornava nella sua casa di Salita Arenella a Napoli, dopo essere andata a prendere a scuola il figlio Francesco, di 5 anni. A guardarla dal balcone c’era proprio lei, Alessandra, la figlia di 10 anni che vide il commando di camorra sparare all’impazzata e la madre cadere a terra. L’11 luglio 2007, la dodicesima sezione del Tribunale Civile di Napoli decretò un “significativo risarcimento” per i familiari di Silvia Ruotolo, che nelle volontà del comitato Silvia Ruotolo e dell’associazione Libera, servirà per finanziare la costituzione di una fondazione intitolata a Silvia Ruotolo, dedicata ai ragazzi a rischio. Il Comitato Silvia Ruotolo, presieduto da Lorenzo Clemente, marito di Silvia, è estremamente attivo nell’impegno per la legalità e contro la Camorra. A Piazza Medaglie D’Oro a Napoli, su una lapide nei giardinetti c’è una targa intitolata a Silvia Ruotolo, dove ogni 11 giugno i familiari e la società civile si riuniscono e depongono i fiori per commemorare Silvia Ruotolo, innocente vittima della camorra. Il 25 settembre 2012, il consiglio comunale di Napoli ha approvato, votando all’unanimità, la proposta di intitolare la strada Salita Arenella a Silvia Ruotolo. Nel 2013 il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris nomina Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo, assessore comunale alle Politiche Giovanili, Innovazione e Creatività. Alle elezioni del 2016 Alessandra Clemente viene confermata Assessore nella Giunta De Magistris ed ottiene anche altre deleghe.
Alessandro Migliaccio
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