Insegnanti a lezione di dieta mediterranea
Far acquisire agli insegnanti e a chi intende operare nell’ambito della formazione, adeguate conoscenze e competenze teoriche e pratiche sull’educazione alimentare al fine di veicolare una corretta informazione sul cibo, inteso non solo come oggetto nutrizionale, ma come stile di vita salutare e sostenibile, patrimonio identitario, elemento relazionale e di scambio culturale. È questo l’obiettivo con cui nasce a Napoli, all’Università Suor Orsola Benincasa il primo corso di Alta Formazione universitaria in Italia dedicato a “Educazione alimentare e pedagogia della Dieta Mediterranea”. Proprio quest’ultimo risvolto specifico sulla pedagogia della Dieta Mediterranea è la grande novità del corso non a caso ideato dal MedEatResearch del Suor Orsola, il primo centro universitario italiano dedicato alla Dieta Mediterranea diretto dall’antropologo Marino Niola, che, con Elisabetta Moro, docente di Tradizioni alimentari del Mediterraneo e autrice del volume “La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita” (Il Mulino Editore), sarà tra i prestigiosi membri del comitato scientifico del corso. “Nel corso – anticipa Elisabetta Moro – studieremo la storia dei cibi e le tradizioni alimentari del Mediterraneo in un’ottica multidisciplinare: pedagogica, antropologica, sociologica, etico-ambientale, ma anche medico-scientifica, con l’obiettivo di costruire nuovi percorsi educativi in grado di formare esperti nella pedagogia del cibo “buono, pulito e giusto”. L’intento è anche quello di rispondere a una vera e propria emergenza pedagogica nata dal paradosso che fa registrare uno dei più alti tassi di obesità infantile proprio nella regione Campania, dove gli scienziati americani Ancel e Margaret Keys scoprirono la Dieta Mediterranea. Il corso organizzato in collaborazione con il C.a.r.e., il Centro di Ateneo per la Ricerca Educativa e per l’alta formazione degli insegnanti e degli educatori è aperto a 70 laureati con laurea almeno triennale, ma anche ai diplomati con un curriculum professionale attinente al percorso accademico proprio per favorire la formazione degli operatori del settore medico, pedagogico, scolastico e sociale. Il corso si svolgerà da marzo a luglio 2016 con un incontro pomeridiano settimanale di 4 ore. Iscrizioni aperte fino al 14 febbraio presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Uno dei punti di forza del corso sarà un percorso di ricerca e approfondimento sulla neonata Piramide Universale della Dieta Mediterranea ideata ed elaborata dal comitato scientifico del MedEatResearch, il Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, con l’obiettivo di allargare il concetto della piramide nutrizionale tradizionale alle pratiche sociali e agli stili di vita. “Per la salute e il benessere psicofisico dell’individuo – anticipa Marino Niola, direttore del MedEatResearch del Suor Orsola – non basta calibrare nel piatto proteine, carboidrati e vitamine, altrimenti ci potremmo alimentare direttamente in farmacia. Sono necessari anche e soprattutto un ambiente sano, ritmi umani e convivialità”. La nuova Piramide Universale della Dieta Mediterranea si propone, perciò, soprattutto come uno stile di vita universale, che fa bene agli uomini, alla società e al pianeta. “Seguire la Dieta Mediterranea – spiega Marino Niola – non significa mangiare un pomodoro in piedi davanti ad un frigorifero, si tratta, invece, di assumere uno stile di vita, antico e moderno, che è fatto di tanti comportamenti che ruotano attorno alla tavola e che hanno lo scopo di rinsaldare i legami sociali e il senso di solidarietà tra gli uomini e il loro ambiente. Non a caso la parola diaita, in greco antico, significa stile di vita e non perdere sette chili in sette giorni”. Attività fisica e convivialità sono due delle sette parole chiave alla base della nuova Piramide Universale della Dieta Mediterranea elaborata grazie al lavoro di gruppo del Comitato Scientifico del MedEatResearch, il Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, composto tra gli altri dal presidente di Slow Food International, Carlo Petrini, dal diabetologo di fama mondiale, Gabriele Riccardi, membro del direttivo del gruppo di studio su “Nutrizione attività fisica e metabolismo” dell’American Heart Association, dal presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Obesità, Franco Contaldo, e dallo chef stellato Alfonso Iaccarino.
CRISTIANO DE BIASE
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