IN GIRO PER IL MONDO CON NAPOLI NEL CUORE
A passeggio con Mattarella, due chiacchiere con De Laurentiis, accoglie ministri e capi di Stato, gira il mondo dalla Cina all’Afghanistan. Questo è il lavoro di Sergio Maffettone, diploma al Sannazaro, nel 2001 vincitore del concorso per diplomatico. Da qui l’inizio della carriera come Funzionario del Ministero degli Esteri, “Ma porto sempre Napoli con me”, racconta. Oggi Capo Segreteria del Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, lavora a Roma. Ma si alterna tra l’Italia ed esperienze internazionali. “Dal 2005 al 2008, a Tirana, mi sono occupato in Ambasciata degli investimenti italiani nel territorio albanese, un mercato in espansione. Ma nel 2008 ho vissuta un’esperienza che mi ha segnato in Afghanistan”. Il compito era quello di fungere da raccordo fra il mondo militare e quello civile locale con base alla Nato. Un lavoro difficile svolto fra il dolore di vedere persone perdere la vita e la gioia di una fervida volontà di ripresa anche attraverso manifestazioni artistiche dalla pittura alla poesia. “Per un popolo è difficile vivere sotto la minaccia delle bombe, noi ci siamo occupati di opere di ricostruzione di ospedali e scuole. Da napoletano forse sono riuscito ad integrarmi grazie a quel po’ di fiuto del pericolo che contraddistingue la nostra cultura, ma è stata dura”. Cinque lingue, con l’eccellenza del cinese. Proprio a Pechino, infatti, Maffettone ha trascorso gran parte del suo periodo lavorativo dal 2010 al 2017. “Per fare questo lavoro è indispensabile un forte senso dell’adattamento, dalla lingua al clima, ma quando vivi con un popolo che ha tradizioni millenarie, anche se sei dall’altra parte del mondo, alla fine si trovano sempre punti di incontro. Forse una delle difficoltà maggiori è adattarsi al cibo, ma anche quella si supera. In Cina si respira quella vitalità e quell’energia di un Paese che vuole crescere e che, forse, l’Europa ha un po’ perduto. Successivamente ho avuto l’incarico di aprire il consolato a Chong Qin, un’area meno nota, ma con oltre 200mln di abitanti, che può essere paragonata al Sud Italia. Un’economia che ha bisogno di sostegno. Una Cina diversa, più genuina, con cibi ultrapiccanti”. Emerge un po’ di malinconia per il proprio quartiere di origine quando, raccontando del saliscendi delle strade e del panorama, Chong Qin affaccia infatti su due fiumi, Maffettone la paragona un po’ al suo Vomero. “Abbiamo vissuto un momento toccante quanto sorprendente, quando con Mattarella abbiamo visitato una scuola e un coro di bambini cinesi ci ha accolti cantando il nostro inno nazionale”. Oggi a Roma, negli uffici della Farnesina, l’impegno è tutto concentrato sulla dura lotta al Covid, in particolare al tentativo di rilanciare e proteggere l’economia nazionale. “Mi manca Napoli anche se torno spesso, mi mancano l’umanità e la nobiltà d’animo prettamente napoletane, ma anche il mare e il clima. Mi piace dire che uno dei pregi di Roma è che è a solo un’ora da Napoli”.
di Giuseppe Porcelli
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