Impariamo dai vaccini
“Caro Direttore,
abbiamo letto da più parti in queste settimane il positivo riscontro che molti cittadini campani stanno manifestando, spontaneamente, per l’ottima organizzazione, in occasione dell’inoculazioni dei vaccini. Perfetta la tempistica nei siti dedicati e, ancora di più, sono stati piacevolmente accolti dall’utenza di ogni età i diversi open day che si susseguono a raffica in più aree della Regione.
Anch’io per i miei figli ho beneficiato di tale ultima facilitata soluzione a pochi passi da dove risiedo, in una incantevole location che è stata allestita nell’atrio antistante il Museo Duca di Martina sito nella Villa Floridiana. Fin qui tutto bene e nulla da dire. Anzi. Solo sonori complimenti ai vertici regionali politici e amministrativi.
Tornando stamattina a casa dalla Floridiana mi è passata per la mente una riflessione semplice, che di sicuro in tanti avranno già fatto. La società in cui viviamo avrebbe tanto bisogno di una vita coordinata e aggiungo facilitata in termini di servizi. L’ideale sarebbe, infatti, rappresentato dal fatto di poter usufruire di un territorio funzionante in tutti i suoi ingranaggi del vivere quotidiano.
Ecco l’esempio domenicale di riuscire a beneficiare di un servizio pubblico, come ad esempio i vaccini, seppure eccezionale nel suo genere, sarebbe da replicare in tanti altri aspetti che interessano la nostra vita. Invece, non succede nulla di tutto questo. A parole semplici i servizi si fanno desiderare, al punto da mostrarci assuefatti al peggio che non ha mai fine.
È arrivato il momento, allora, che i territori ritornino a funzionare. I cittadini devono ricevere sevizi che gli rendano la vita più semplice. Occorre minore burocrazia e più efficienza. La vera ripresa post pandemia passa per questo essenziale snodo. Come ha dichiarato il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, “per rendere la ripresa del Paese duratura e sostenibile, c’è bisogno di un’Italia che possa finalmente credere nel futuro”.
Perché ciò accada diventa fondamentale che i cittadini lo percepiscano, giorno per giorno, anche nei minimi termini, con servizi in grado di dargli risposte in tempi e modalità certe. Le buone prassi, vedi i vaccini, devono trovare terreno fertile e non diventare delle icone funzionali, che trovano posto esclusivamente nel libro dei ricordi”
Lettera firmata : Nicola Campoli
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