Il vomerese Tony, maitre giramondo
In una città bella e fantasiosa come Napoli, abitata da un popolo passionale ed ingegnoso, ad ogni angolo ci sono storie che vale la pena di raccontare. Personaggi che sarebbero perfetti protagonisti di film di successo, figure curiose, affascinanti e talvolta perfino mitiche che rappresentano il Dna della città e la compongono contribuendo a renderla unica ed irripetibile. Una di queste storie è quella di Tony Attolini, 72 anni, nato e cresciuto al Vomero, storico “maitre di sala” del Ristorante “Da Dora” di via Ferdinando Palasciano, situato alla Riviera di Chiaia. Tony ha un passato da giramondo e la passione per i dolci che lo porta, ancora oggi, a svegliarsi tutti i giorni alle 7 del mattino. Nato in via Aniello Falcone, sin da bambino è sempre stato ammaliato dalla bellezza della sua città che poteva ammirare dal panorama di cui possono godere quelli che abitano o frequentano la strada che si arrampica sulla collina del Vomero. Tony è sposato ed ha due figli ormai grandi. Nella sua vita ha viaggiato molto. “Il primo viaggio – spiega – lo feci per andare a lavorare a Parigi. Ero solo un ragazzino che come tanti a Napoli imparava l’arte culinaria”. Tony è un autentico giramondo ed ha scoperto tantissimi Paesi inseguendo la sua passione per la cucina: oltre a Parigi, è stato in Inghilterra, in Svezia e perfino in Antartide alla base di ricerca del Cnr. Orgogliso del suo passato, mostra alcune foto di esperienze vissute nel corso degli anni. Ma la prima foto è quella scattata negli Anni Ottanta con l’artista del pallone in assoluto, il più grande calciatore di tutti i tempi, colui che ha fatto la storia del Napoli: Diego Armando Maradona. “Veniva spesso a mangiare qui al Ristorante “Da Dora” – spiega Tony Attolini – così come tanti altri personaggi famosi nazionali ed internazionali incuriositi dalla cucina napoletana”. Nel suo passato ci sono due ricordi che spiccano sugli altri: i viaggi in direzione di Parigi a bordo di una Fiat Cinquecento ed i pinguini conosciuti in Antartide. Del presente mostra orgoglioso i suoi capolavori: dolci tipici napoletani e prelibatezze da servire a clienti e turisti per stupirli. “Lo faccio soprattutto per passione – racconta Tony – perché la passione per la pasticceria è qualcosa che mi porto dentro da tanti anni. Tutti i giorni mi sveglio alle 7, vengo qui al ristorante e preparo i dolci fino dalle 9 alle 11. Poi mi occupo dei clienti che iniziano ad affollare la sala sia a pranzo che a cena. E la mia soddisfazione è vederli apprezzare i dolci che elaboro seguendo la tradizione napoletana e la mia passione”.
ALESSANDRO MIGLIACCIO
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