Il test del respiro per la ricerca dell’Helicobacter pylori
Il Centro Diagnostico Basile, polidiagnostico presente al Vomero, dal 1957, eroga prestazioni di analisi cliniche, diagnostica per immagini e medicina nucleare.
Presso il laboratorio di analisi del Centro Diagnostico Basile è possibile eseguire il “Breath Test” per la ricerca dell’ Helicobacter pylori, la cui presenza è una delle principali cause dell’ulcera duodenale.
Di ulcera oggi si può guarire. Si è infatti scoperto che in 9 casi su 10 a provocare l’ulcera è un batterio, l’Helicobacter pylori, che può essere debellato dalla terapia antibiotica. Fino a pochi anni fa l’ulcera poteva solo essere curata con una terapia a base di farmaci antisecretori i quali, non agendo sulla causa della malattia, dovevano essere assunti per periodi di tempo molto lunghi, senza peraltro condurre alla guarigione dell’ulcera.
Appena si interrompeva la cura, ricomparivano puntualmente i sintomi.
La terapia antibiotica mirata è ora in grado di debellare l’infezione e l’ulcera scompare per sempre.
La sconfitta dell’Helicobacter pylori è anche considerata una pietra miliare contro il cancro dello stomaco, poichè la gastrite cronica atrofica, provocata dal batterio, favorisce la comparsa di questo tumore.
L’Helicobacter pylori, è un germe patogeno a forma di spirale che vive tenacemente annidato nella mucosa gastrica, sotto il muco che riveste la parete dello stomaco.
Grazie ad estesi studi istopatologici, il mondo scientifico ha definitivamente riconosciuto che l’infezione gastrica da Helicobacter pylori rappresenta la più comune causa dell’ulcera, sia gastrica che duodenale. Questo batterio è caratterizzato da singolari proprietà, che gli permetto di sopravvivere in un ambiente tanto ostile quale l’elevata acidità dello stomaco e di rimanere saldamente ancorato alle cellule della mucosa gastrica. L’infezione gastrica da Helicobacter pylori, è sempre associata alla gastrite cronica ed all’ulcera peptica, in un’elevata percentuale di casi. Il batterio può essere presente anche in soggetti asintomatici. Infatti, non tutte le persone infette accusano sintomi, ma tutti mostrano modificazioni a carico della mucosa gastrica (gastrite Cronica Superficiale). L’infezione cronica da Helicobacter pylori è stata chiamata in causa nella patogenesi del carcinoma e del linfoma gastrico. Nel 1994, l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro ha stabilito una relazione causale tra infezione da Helicobacter pylori e cancro gastrico, tanto da far pensare che prevenzione e trattamento dell’infezione potessero ridurre la frequenza di cancro gastrico. Attendibili indagini epidemiologiche, documentate da pubblicazioni scientifiche sull’argomento, indicano che l’infezione gastrica da Helicobacter pylori si riscontra nel 40% della popolazione: praticamente in due persone su cinque, e colpisce ogni classe di età.
Il batterio si trasmette facilmente per via orale e oro-fecale, quindi, molto spesso, si trovano soggetti infetti tra membri dello stesso gruppo familiare, bambini inclusi.
L’eradicazione di questa seria infezione assume pertanto una indiscutibile rilevanza clinica e profilattica, sia nei soggetti sintomatici sia in quelli asintomatici. Il medico curante stabilirà quale misura prendere per l’eradicazione del batterio, che consiste generalmente in un trattamento per via orale e a base di antibiotici, antibatterici e farmaci antisecretori. Esistono oggi differenti opzioni per diagnosticare l’infezione gastrica da Helicobacter pylori.
Oltre all’esame sierologico ed a quello sulle feci, il test considerato il più attendibile è il “Breath Test”.
è un test sull’ espirato, ed è il metodo più semplice ed innocuo, e garantisce la più elevata accuratezza diagnostica.
E’ possibile eseguire questo test, presso il Laboratorio di analisi del Centro Diagnostico Basile, secondo le seguenti modalità:
Il paziente deve soffiare in una provetta, subito prima di aver ingerito una soluzione con urea marcata, mezz’ora dopo, soffiare in una seconda provetta.Il test si basa sulla capacità del batterio, ove presente, di metabolizzare rapidamente l’urea in ammoniaca e CO2
(anidride carbonica). Attraverso un’apposita strumentazione, si fa un riscontro tra le due misurazioni e se c’è una differenza superiore al 3,5% , significa che c’è infezione. Per il paziente, quindi, non c’è alcun disagio nel sottoporsi al test, e per i laboratoristi c’è il fascino di esaminare un “respiro” .
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