Il potere della musica sul nostro organismo
Un modo singolare di affrontare il malessere psicofisico, non convenzionale, ancora poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità, è quello di utilizzare l’energia della musica. Che la musica abbia un certo effetto su di noi è una cosa già assodata, gli effetti della musica sono una esperienza che viviamo ogni giorno nelle nostre vite. E’ una cosa naturale voler ascoltare della buona musica per poter rilassarsi, per ritrovare a volte la via nei momenti bui. La scienza in questo caso ci da delle conferme, negli ultimi anni prolificano sempre più ricerche sul rapporto stretto tra musica e cervello. In molti ospedali nel mondo si pratica la musicoterapia, la musica in questi ambiti è usata per la gestione del dolore, per contribuire a scongiurare la depressione, per calmare i pazienti, per alleviare la tensione muscolare e addirittura per l’epilessia. Essa può, infatti, fare in modo che il sistema nervoso e la psiche si rilassino, poiché la forza di suoni puri fluisce là dove il corpo è bloccato. L’idea che la musica possa curare i malanni del corpo e dello spirito non è moderna, bensì molto antica. Gli Egizi credevano che alcuni canti potessero curare l’infertilità, i dolori reumatici e le punture d’insetto mentre i Greci attribuivano alla musica prodotta dal flauto delle virtù antidolorifiche, nonché la capacità di far guarire dalla sciatica e dalla gotta. Se pensiamo al mito di Orfeo, che ha segnato la civiltà occidentale sin dall’antichità, capiamo come alla musica fosse attribuita la capacità di influenzare i comportamenti e le emozioni umane. Dopo aver ricevuto l’arte della musica da Apollo, col canto e col suono della lira Orfeo riusciva a resuscitare i morti, smuovere le pietre, persuadere le bestie feroci e indurre gli alberi a seguirlo. La musica è quindi una sorta di potenza magica e oscura che può guarire, riconciliare i principi opposti su cui si regge la natura, innalzare l’uomo alla divinità o al contrario precipitarlo tra le forze del male. Nella modernità la musicoterapia viene impiegata per scatenare delle reazioni emotive e fisiche in grado di curare diversi sintomi .La scienza ha dimostrato che queste idee hanno un fondamento medico, perché la musica è in grado di agire sul sistema neurovegetativo, un meccanismo che ha il compito, per esempio, di armonizzare il ritmo cardiaco e di regolare la pressione sanguigna. Oltre ad entrare in contatto diretto con le “chiavi” che azionano numerosi meccanismi fisiologici, la musica è un mezzo che permette all’essere umano di liberare ed esprimere le proprie emozioni, la propria vita interiore e la propria creatività. Quindi nuovi e buoni propositi per il nuovo anno: ascoltare buona musica e magari perché no, anche imparare a suonare uno strumento musicale puo’ essere non solo un passatempo ma un vero e proprio modo di star bene.
ROSALBA BALDI – BENESSERE
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