Il nuovo libro di del Vaglio: “A Smorfia”
Francesco del Vaglio è un disegnatore satirico conosciuto dai nostri lettori prima ancora che per le sue vignette su Vomero Magazine, per le vignette satiriche pubblicate per decenni su il Mattino e Sport sud. Da 6 anni circa il professore ci regala attraverso un disegno satirico la sua analisi di uno spaccato di realtá vomerese. La sua sagacia e il suo colpo d’occhio dilettano il lettore che dalla sua vignetta riesce a focalizzare con immediatezza la problematica trattata.
Da pochi giorni è in distribuzione il nuovo libro di Francesco del Vaglio che quest’anno affronta il tema della cabala e dei 90 numeri del lotto che come sempre il professore del Vaglio racconta alla sua maniera.
Professore ci racconti del suo nuovo libro, come è nata l’idea di raccontare i numeri?
La ringrazio per aver usato il verbo raccontare e non il verbo dare che poteva creare qualche problema alla mia lucidità mentale. Ciò detto ecco dove ho preso spunto per un libro sui numeri del lotto. Ero nella metro, che da Vanvitelli mi porta a Toledo, nei cui paraggi c’è il mio studio, quando notai un viaggiatore che ripeteva, come una cantilena: “Senza 46 o si è 79 oppure si è 47!” Al momento non capii poi mi venne l’idea di controllare la Smorfia per vedere cosa significassero quei numeri. Bene! Dando il significato cabalistico a quei numeri, la frase suonava pressappoco così: Senza denari o diventi mariuolo o sei morto! Adesso, con l’esperienza acquisita con i numeri della cabala, gli avrei risposto: Signore, lei o è 22 oppure 23!
La scoperta dei tanti significati cabalistici dei numeri, m’incuriosì a tal punto che, nonostante non abbia mai giocato al Lotto, lessi di tutto sull’argomento per poi decidere di scrivere e illustrare la “ ‘A Smorfia” mia.
Se potesse essere un numero quale sarebbe e perché?
Essere un numero, ovvero essere irreggimentato non è mai stata la mia aspirazione, ma derogando dal mio pensiero, dovendo per forza essere un numero, sceglierei il 55: la musica, visto che suono il pianoforte, con la speranza, visto i tempi che viviamo, di esibirmi in un’orchestra di professionisti e non di sbandati e stonati.
C’è un numero ricorrente nella sua vita?
Probabilmente il tre. È un numero che mi sta simpatico sia per la forma grafica sia perché arriva giusto in tempo per il podio e anche perchè, come dice la canzone “Tre son le cose che piacciono a me!”
Lei crede che alcuni numeri portano male?
Non lo credo o, meglio, non lo so. Come dice Adolfo Mollichelli nella bella prefazione al libro: ”I numeri parlano, hanno un’anima”. Certo il 38 (‘e mazzate) sicuramente non ci lascerà con un senso di benessere cosa che assicura il 64 (’a sciammeria),
Quale sarà l’argomento del suo prossimo libro?
Sono ancora alla ricerca di qualcosa di stimolante, di un argomento o un libro da rivisitare. Difficilmente sarà un libro esclusivamente sulla politica, Questi nostri politici attuali hanno scippato il mestiere a chi fa satira, Loro fanno ridere di più! Anche se noi, a differenza loro, non facciamo danni e non facciamo piangere nessuno!
Ciro De Biase
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