IL MISTERO CHE AVVOLGE IL VOMERO VECCHIO
SONO TANTE LE STORIE TRAMANDATE NEL TEMPO SUL VOMERO VECCHIO. CONOSCETE QUELLA DELL’APPARIZIONE DEL CRISTO IN VIA CASE PUNTELLATE?
Il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro ad Antignano e l’apparizione del Cristo in via Case Puntellate sono due avvenimenti misteriosi che appartengono alla memoria storica del Vomero Vecchio. Due fenomeni che, sebbene visti con scettiscismo dalla scienza, destano ancora tanto interesse nel popolo. Sono verità o fantasie popolari?.Il dubbio è lecito. I napoletani hanno da sempre avuto un forte legame con il mistero, forza conquistatrice che porta gli uomini ad inchinarsi e ad affidare le proprie coscienze.
La storia di Napoli è ricca di miti e leggende, di fantasmi e di spiriti benevoli, dove storia, tradizioni e leggende si fondono e si trapassano l’una nell’altra..L’apparizione del Cristo in via Case Puntellate, il cui significato ci rimanda a case pericolanti e puntellate, narra, invece, di un’antica leggenda secondo cui Cristo sarebbe apparso agli abitanti del luogo, comunicando loro di aver “puntellato” le loro case per prevenire ogni possibile cedimento.
Ancora oggi molti anziani del luogo ricordano come il terremoto del 1980 non abbia indebolito o provocato il crollo di nessuna abitazione. Via Case puntellate, presente nella mappa del duca di Noja già dal 1775, è una antica strada del Vomero vecchio, risalente al 1556, quando, con l’apertura di via dell’Infrascata, iniziò un notevole sviluppo edilizio di tipo rurale, con ville patrizie e masserie. Il Miracolo di San Gennaro, che la tradizione vuole sia avvenuto per la prima volta ad Antignano durante la traslazione del corpo del santo dall’agro marciano, dove era sepolto, alle catacombe di Capodimonte, a Napoli, tra il 413 e il 431d.C. , è un prodigio o un trucco alchemico?
Per secoli gli esperti si sono interrogati su che cosa ci fosse in quelle due ampolle, custodite nel Duomo di Napoli. Nel novecento, analisi spettroscopiche effettuate da alcuni studiosi hanno dimostrato che la sostanza raccolta nelle ampolle è sangue. Per altri, invece, si tratterrebbe di una sostanza ricreata, simile all’emoglobina, le cui proprietà tissotropiche contenute permettono il passaggio della sostanza, se agitata, dallo stato solido a quello liquido . La Chiesa Cattolica non ha mai riconosciuto la liquefazione del sangue di San Gennaro come un miracolo, bensì come un prodigio, cioè un segno divino.
Il mistero però rimane e a parlarne è proprio l’abate Vincenzo de Gregorio il quale maneggia da 12 anni le ampolle durante la cerimonia e ci spiega che :«Il comportamento del sangue di San Gennaro è imprevedibile . A volte si liquefa subito all’uscita dalla cassaforte o addirittura dentro. Davanti a papa Ratzinger ritengo di avere mosso a sufficienza le ampolle, ma il sangue non si è sciolto. Ed era il papa». La storia ci tramanda che più volte , in presenza di sciagure per la città di Napoli, il prodigio non si è verificato: nel settembre del 1980 durante il terremoto, come pure nel settembre del 1973 durante il colera . Ricordiamo anche nel settembre del 1939 e 1940 quando scoppiò la prima guerra mondiale e nel settembre del 1943 quando l’Italia fu occupata dai nazisti. Il mistero rimane e i napoletani ,a distanza di secoli ,continuano a riporre nel prodigio della liquefazione del sangue del santo un segno di potenza spirituale, salvifica e di benevolenza per la città di Napoli.
ERSILIA DI PALO
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