IL MARTUSCELLI PROVA A RIPARTIRE
Il professore Carlo Cipollone nominato nuovo Commissario
È diventato simbolo di degrado, di abbandono, di risorse sprecate. Eppure, doveva essere un’eccellenza e, per un periodo, lo è stato. L’Istituto Martuscelli vive in un limbo da anni, in attesa di decisioni e finanziamenti ministeriali. Il 2021 almeno è partito con una decisione importante, la nomina del nuovo commissario che subentra all’avvocato Vincenzo Mormile. Si tratta di Carlo Cipollone, dirigente scolastico in pensione da un paio di anni, ma con una grossa esperienza anche internazionale. Troverà una situazione molto difficile con una massa debitoria imponente e dipendenti insufficienti per la cura del parco. “Una sfida che è, però, iniziata con i modi giusti – ci racconta Mario Mirabile presiedente della Sezione di Napoli dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti –. Il nuovo commissario ci ha subito contattati, si è mostrato disponibile ad ascoltare chi, questo centro, lo ha fatto vivere, o almeno ci ha provato”. Cipollone preferisce non parlare in questa fase di studio. Un approccio serio, senza proclami o promesse che magari non potranno essere mantenute. Ci sarà il tempo per spiegare la progettualità ed un piano di rilancio. Per ora ascolta, si è confrontato con il Sindaco, con il Prefetto e con le università. Insomma, sta svolgendo un lavoro che deve costituire la base per la ripartenza.
Nel mese di novembre l’istituto aveva avuto la nomina di un commissario ad acta per consentire le riprese del nuovo film di Paolo Sorrentino. Sembrava una beffa, ma poi è arrivata la nomina di Cipollone. Oggi nel parco continua a resistere la scherma grazie all’olimpionico Sandro Cuomo. Un’attività che mantiene vivo lo spirito dell’Istituto e che presenta anche progetti rivolti a bambini che hanno disturbi visivi. La scherma ha trovato una sua continuità, ma è troppo poco. “Al netto del patrimonio, il centro oggi ha circa 12 mln di euro di debiti – prosegue Mirabile -, per provare a superare questa fase diventa essenziale il sostegno istituzionale, in particolare della Regione per poter utilizzare i fondi di alcuni progetti europei”. Nel recente passato iniziative come Cinemart (cinema all’aperto), voluto dall’allora commissario Torino, sono state esempi di efficienza. “Ma bisogna badare anche alle ricchezze arboree – conclude Mirabile –, oggi il patrimonio verde è in abbandono mentre dovrebbe essere una risorsa per tutta la città. Al netto della situazione pandemica, speriamo di poter vedere qualche buon risultato già in primavera”.
Claudia Prezioso
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