IL MANCATO MIRACOLO DI SAN GENNARO
Il 2021 inizia con una grande speranza per tutti: che la pandemia possa essere messa all’angolo grazie al vaccino. Per i napoletani, e per tutti i devoti di San Gennaro, però c’è un timore di fondo in più in quanto, lo scorso 16 dicembre, il sangue del Santo non si è liquefatto. Il mancato prodigio è stato in passato interpretato come presagio di sventura ovvero della mancata benevolenza del Santo a favore della città. Paolo Iorio direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro, però, smentisce categoricamente il legame con eventi negativi: “È impensabile collegare la mancata liquefazione a fatti nefasti perché una simile idea è solo mera superstizione”. Iorio poi spiega la genesi della cerimonia del 16 dicembre: “È la più recente. Risale, infatti, all’eruzione del 1631. In quell’occasione la lava stava per arrivare a Napoli e il popolo chiese di portare in processione la statua del Santo insieme alle ampolle contenenti il sangue. All’improvviso la lava si fermò ed il sangue si sciolse”. Prima di allora il sangue di San Gennaro si scioglieva solo il sabato precedente la prima domenica di maggio, per ricordare la traslazione delle reliquie da Montevergine a Napoli, e il 19 settembre, giorno in cui si celebra il Santo patrono della città. In questi ultimi due casi le ampolle contenenti il sangue restano esposte per otto giorni, mentre il 16 dicembre vengono prese per tre volte e poi riposte alle spalle dell’altare maggiore”. L’animo dei napoletani resta però inquieto perché in passato il sangue di “faccia gialla” non si è liquefatto in occasione dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1973 quando Napoli fu colpita duramente dal colera e nel 1980 anno del terribile terremoto in Irpinia. “Il mancato miracolo è coinciso con il verificarsi di accadimenti nefasti per mera casualità – prosegue il direttore Iorio – peraltro questa coincidenza si è verificata solo per il miracolo del 19 settembre o di maggio”. Nella mancata liquefazione c’è stato anche chi ha voluto vedere una “partecipazione” del Santo al difficile anno trascorso, durante il quale sono morte migliaia di persone a causa della pandemia ed è finito anche Diego Armando Maradona, figura idolatrata in città. La pandemia ha anche costretto alla chiusura da ottobre del Museo del Tesoro San Gennaro, ma sono tanti i progetti in divenire e il direttore Paolo Iorio ha illustrato alcune iniziative: “Dal mese di gennaio inizieranno delle visite guidate online del Museo del Tesoro di San Gennaro, e di molti musei di via Duomo, destinate in particolare alle scuole, visto il divieto di uscite scolastiche procrastinato fino ad ottobre 2021. Inoltre, stiamo pensando di organizzare una mostra a Monaco di Baviera e in Francia, ma tutto è collegato alla evoluzione della situazione virale”. Iorio, in qualità di direttore del Museo Filangieri, si sta occupando anche di allestire una mostra temporanea dedicata a Maradona dal titolo “Napoli sinfonia di una felicità, Napoli è di casa”. “Maradona è un protagonista di Napoli che ha dato felicità reale alla città – ha spiegato -. Il titolo è strettamente collegato alla figura di Gaetano Filangieri che scrisse un’opera eccezionale, ‘La scienza della legislazione’, in cui prevedeva cose straordinarie come la necessità di motivare le sentenze e garantire il diritto alla felicità dell’uomo. Su tali presupposti abbiamo ritenuto giusto raccogliere, in una mostra temporanea, le foto, i video e le opere d’arte dedicate a Diego, sia di quando era a Napoli sia di tutto quanto si è concretizzato in occasione della sua morte. Sono rimasto davvero strabiliato della grande risposta ricevuta da parte di tanti appassionati che ci hanno inviato con foto emozionanti”. La mostra è in fase di allestimento, e saranno previste delle pillole in video della sua costruzione che sarà arricchita anche da cimeli sportivi grazie alla collaborazione con gli assessorati alla Cultura e allo Sport del Comune.
Claudia Prezioso
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