Il maestro della fotografia a Napoli: Henri Cartier-Bresson
“Fotografare… è mettere sulla stessa linea di mira testa, occhio e cuore…», questa frase racchiude il pensiero e l’opera di Henri Cartier-Bresson, un uomo considerato il pioniere del fotogiornalismo e definito l’«occhio del secolo». A lui è stata dedicata una mostra al Pan (Palazzo delle Arti Napoli) che sarà visitabile fino al 28 luglio 2016. Nacque il 22 agosto 1908 e fin dalla prima adolescenza, Cartier-Bresson praticò la fotografia amatoriale e immortalò momenti di vita familiare, vacanze e attività all’aperto. Era molto dedito all’arte in genere e coltivava anche una grande passione per la pittura, influenzato da un suo zio paterno. Nonostante l’industria cotoniera di famiglia di gran successo e nonostante la sua vita lavorativa sembrasse già stabilita, Cartier-Bresson decise di seguire la sua vocazione per l’arte. Si iscrisse all’Accademia di pittura di Lhote e fu proprio in questo contesto che subì l’influenza del surrealismo e delle geometrie che caratterizzeranno le sue fotografie per il resto della vita. Intorno agli anni ’30, si avvicinò nuovamente alla fotografia e ne scoprì l’enorme valore artistico, cominciando a considerare la fotografia una forma d’arte completa. Prima di elaborare un proprio stile fotografico, Cartier-Bresson compì viaggi in giro per il mondo, tra cui un soggiorno in Africa che lo tenne lontano da casa quasi un anno e in cui ebbe modo di guardarsi dentro e scoprire se stesso. Al ritorno da quest’ultimo viaggio, decise di intraprendere la carriera del fotografo professionista. Una volta fatta questa scelta di vita, decide di partire nuovamente, questa volta solo ed esclusivamente per fotografare e per immortalare l’«eternità nell’attimo». Cartier-Bresson fotografava i momenti di vita, senza alcun calcolo e senza alcuna motivazione, seguiva l’istinto. Ed era profondamente legato al bianco e nero. Dopo la seconda Guerra Mondiale, in cui fu fatto prigioniero per tre anni, decise di specializzarsi nel fotogiornalismo e divenne fotoreporter. Immortalò tanti artisti e autorità dell’epoca ed ebbe anche la fortuna di incontrare Gandhi , le cui fotografie sono le ultime del Mahatma in vita. Morì il 3 agosto 2004. Cartier-Bresson ha segnato la storia ed oggi, chi non lo conosce, ha la fortuna di vedere parte delle sue opere al Pan.
CLAUDIA BUONFANTI
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