il libro dei bambini della Belvedere
“Caro bullo, raccontiamoci e … prendiamoci per mano“, non è soltanto l’auspicio di una progettualità inclusiva di scuola, ma è anche il titolo del libro pubblicato dai ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado ‘Belvedere’, scuola egregiamente guidata in questi ultimi due anni dal Dirigente Scolastico prof. Paolo Battimiello. Un libro che rappresenta la sintesi del percorso di scrittura creativa realizzato in collaborazione con la libreria “IOCISTO” e con il supporto di esperti esterni del calibro di Laura Paolillo, Michele D’ Ignazio ed Emanuele Cerullo.
La pubblicazione del libro è stata resa possibile dai finanziamenti POR della Regione Campania nell’ambito della pianificazione di ‘Scuola Viva’. Osserva la docente Mariacarmine Sacco, che ha lavorato in stretta collaborazione con le docenti Tiziana Lafranceschina, Angela Russo e con i tutor interni Agi Berta e Marialuisa Massa:- “Attraverso un uso più dinamico ed emotivo della scrittura abbiamo stimolato potenzialità, migliorato le relazioni con Il gruppo classe, lo studio e Il rendimento scolastico. Si è inteso lo scrivere come “educere”, cioè tirar fuori ciò che gli alunni hanno dentro”.
La scrittura diviene, così, un volano di attivismo -“Un’occasione per i giovani allievi per esprimere se stessi, imparando a raccontare Il proprio vissuto interiore, le emozioni, i sentimenti e contribuendo alla lotta di un fenomeno sempre più radicato nella nostra società: il bullismo.”- Aggiunge la prof.ssa Angela Russo.
Raccontando il bullismo dal di dentro, i ragazzi hanno, tra l’altro, imparato a valorizzare le proprie competenze linguistico-espressive oltre che semantiche, rinforzando fiducia ed autostima nel loro nuovo ruolo di scrittore.
“Il compito di noi insegnanti” – sottolinea la prof.ssa Lafranceschina – “ è stato quello di promuovere la collaborazione in sinergia con le forze messe in campo per la realizzazione del progetto: esperti di lettura, narrativa e poesia, per un approccio sistemico ed integrato al problema del bullismo e cyberbullismo, quali fattori che influiscono sul sulla dispersione scolastica.”
Una modalità originale ed efficace di arginare allarmanti fenomeni sociali discutendone insieme, con esperti ma ‘insieme’, nella certezza che solo nella sinergia delle proprie specificità si possano trovare soluzioni efficaci a problemi sempre più inquietanti per la società odierna e con la consapevolezza che, anche quando la scuola si mostra capace di trovare modalità creative per affrontare e gestire il complesso universo degli adolescenti, è comunque necessario non lasciarla sola nel delicato ruolo di ‘educatore’ delle giovani generazioni.
Di Gianpaola Costabile
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