“Il Ladro di Giorni” di Guido Lombardi
Nelle sale cinematografiche dal 6 febbraio
“Un bambino è meglio di una pistola”. Questa frase, pronunciata da Riccardo Scamarcio (Vincenzo), protagonista del film “Il Ladro di Giorni” di Guido Lombardi, accompagnerà lo spettatore durante tutta la proiezione. Un film che racconta il rapporto in ricostruzione fra un padre, Vincenzo appena uscito dal carcere ma ancora in cerca di guai, e il figlio Salvo (il giovanissimo attore vomerese Augusto Zazzaro), cresciuto con la zia dopo la morte della mamma. Il Road movie, in distribuzione nelle sale cinematografiche dal 6 febbraio, nasce da un soggetto scritto dello stesso Lombardi, premiato con il Solinas nel 2007, dal quale era stato ricavato un omonimo libro edito da Feltrinelli. “Negli adattamenti ci sono sempre delle differenze – ci racconta il regista Lombardi -, nel libro Salvo è il protagonista, con le sue incertezze e il suo linguaggio fanciullesco. Nel film Scamarcio prende la scena, ma non cambia la sostanza. Piccole modifiche sono anche frutto del desiderio di trasmettere alcune sensazioni ed alcuni sentimenti che, probabilmente, l’adattamento cinematografico non avrebbe potuto rendere come la scrittura. Gran parte del merito di queste modifiche va al produttore Nicola Giuliano (Indigo Film) con il quale abbiamo avuto un costante confronto che ha portato al prodotto finale”. Il film, già apprezzato alla Festa del cinema di Roma e candidato dal Noir in Festival, al Premio Caligari per il miglior noir del 2019, ora attende il riscontro del botteghino con la forza di un racconto a volte tenero, a volte duro, che coinvolge lo spettatore in una speranza crescente di vedere rifiorire l’amore tra un papà e suo figlio, che sembrava per sempre svanito.
Ciro De Biase
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