IL FUTURO INIZIA OGGI
In un periodo ricco di incertezze è difficile guardare al futuro con ottimismo, ma è quasi un obbligo. L’”adda passa a nuttata” di Eduardo è una lezione senza tempo. Se non si programma il futuro, la ripresa post pandemica sarà lentissima. Ripresa è la parola che deve riecheggiare in questo gennaio 2021. Un mese freddo, senza eventi, senza congressi, senza turisti, con ristoranti e alberghi desolatamente vuoti, agenzie di viaggio sull’orlo della chiusura. Ma il problema è diffuso e riguarda tutto il mondo del commercio, dei trasporti dell’economia intera. Non ci si può, però, arrendere, nonostante le enormi difficoltà. C’è voglia di ripartire, ce lo dicono le immagini della gente che affolla le strade appena la legge lo consente. Stiamo imparando a convivere con le restrizioni e i comportamenti virtuosi. In passato l’obbligo di indossare il casco alla guida di uno scooter o di mettere la cintura di sicurezza, sembravano degli enormi fastidi, ma erano, e sono, accorgimenti essenziali per la sicurezza. Sono diventati, quasi, comportamenti automatici. Così sta accadendo con le mascherine. È vero, si respira male, ma è la salute da proteggere. Oggi uscire senza la mascherina è quasi come uscire senza il cellulare, sembra manchi qualcosa di essenziale. Ed è così. Almeno per ora. Non vediamo l’ora di sbarazzarcene, arriverà il momento. Il vaccino ci darà una mano, anche se il percorso è ancora lungo e tortuoso, l’importante è averlo intrapreso. Così gli ospedali potranno essere luoghi meno pericolosi e si potrà ricominciare a lavorare con maggiore serenità. Le vacanze di Natale, con le spese e i viaggi non fatti, ormai sono alle spalle, sono un ricordo triste. Si cammina step by step, si naviga a vista, ma con obiettivi chiari. Il prossimo appuntamento sarà la Pasqua, che, anche con l’arrivo del bel tempo, ci potrà dire a che punto siamo.
Giuseppe Porcelli
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