IL CASALE DI SANTO STRATO
di Mimmo Piscopo pittore
La privilegiata mattina di primavera invita a visitare un casale di Posillipo, Santo Strato.
Nel silenzio ovattato, tra vicoli e stradine, in uno slargo si presenta una chiesetta dalla facciata neoclassica – rinascimentale intitolata a Santo Strato, dall’originale Stratone, monaco di questa contrada del 1266.
Il complesso non modificato sostanzialmente nella sua struttura e rimaneggiato nel 1572 dall’abate Leonardo Basso, come attesta una lapide sulla facciata, con delega curiale di S.Giovanni Maggiore, nel tempo ha fruito di elementi e testimonianze artistiche donate dai nobili del circondario, delle quali alcune irrimediabilmente perse per indebite sottrazioni.
Essa è attorniata da rustiche dimore curate con evidente amore, dove si notano rigogliose piante dai multicolori fiori.
Si respira una particolare aria di bucolico vissuto esternato dagli abitanti che salutano con sincera spontaneità che inducono ad un rispettoso sussurrio. Antichi sottoportici con edicole votive invitano a mistiche riflessioni, rapiti da balze di verde che dirada giù, verso il mare cobalto, mare che costituiva sostentamento agli stessi autoctoni e dove, tuttavia, la circostante, dilagante modernità non ha intaccato questo superstite angolo di Paradiso e dove viene in mente il titolo del famoso romanzo “Via dalla pazza folla” del tumulto cittadino.
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