Il 25 aprile e il ricordo dei nostri eroi
di Alessandro Migliaccio
Con le Quattro Giornate di Napoli ha inizio la guerra di Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, che si concluderà il 25 aprile 1945.
Dalla Resistenza nasce l’Italia democratica: ai valori della Resistenza si ispirano la Costituzione, la Repubblica, le istituzioni democratiche.
Il 27 settembre 1943, dopo un’ampia retata dei tedeschi che catturano in vari punti della città circa 8000 uomini, 500 persone armate iniziano a ribellarsi. E’ l’inizio delle Quattro giornate di Napoli. Una delle prime scintille della lotta scoppia nel quartiere Vomero dove, nella località Pagliarone, un gruppo di persone armate ferma un’automobile tedesca uccidendo il maresciallo che era alla guida. Durante l’intera giornata, si susseguono aspri combattimenti in diverse zone della città tra gli insorti e i soldati tedeschi che ormai stavano per iniziare le operazioni di sgombero, anche per le notizie (poi rivelatesi false) riguardo ad un imminente sbarco alleato a Bagnoli. Un tenente del regio esercito italiano, Enzo Stimolo, dopo essersi posto a capo di un gruppo di 200 insorti, si distingue particolarmente nell’operazione di assalto all’armeria del Castel Sant’Elmo, che cade soltanto in serata, non senza spargimento di sangue. I tedeschi infatti, asserragliati, tra l’altro sia all’interno della Villa Floridiana sia al Campo Sportivo del Littorio (nel cuore del Vomero), intervengono in forze a dar battaglia. Un gruppo di cittadini si dirige nelle stesse ore verso il Bosco di Capodimonte dove, secondo alcune voci che giravano in città, i tedeschi stavano conducendo a morte alcuni prigionieri. Viene messo a punto un piano per impedire ad un gruppo di guastatori tedeschi di minare il ponte della Sanità per l’interruzione dei collegamenti con il centro della città, cosa che viene realizzata con successo il giorno successivo ad opera di un drappello di marinai. In serata, vengono assaltati e depredati i depositi d’armi delle caserme di via Foria e di via San Giovanni a Carbonara. Intanto, emergono figure locali che assumono il comando delle operazioni di combattimento nei vari quartieri della città, tra i quali due vomeresi: il professor Antonio Tarsia in Curia e lo studente del liceo Sannazaro, Adolfo Pansini. Tra qualche giorno, il 25 aprile, ci sarà la ricorrenza (o Festa) della Liberazione dal nazifascismo: sarebbe bello se, accanto alla partecipazione alle manifestazioni e alle commemorazioni, ognuno di noi iniziasse a prendere esempio dagli eroi di Napoli del passato e si rimboccasse le maniche per difendere e valorizzare la nostra città.
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