I filobus elettrici tardano a partire. Tutta colpa dei conti in rosso di ANM
A che punto sono i lavori della rete filoviaria che doveva agevolare la viabilità tra la zona ospedaliera e Piazza Carlo III, passando per i Colli Aminei e Capodimonte? Se lo chiedono gli abitanti di via Pietravalle come quelli di Capodimonte. Quel cospicuo numero di cittadini che sono lontani dalle fermate della metropolitana, ma che devono raggiungere il Centro di Napoli. Ai molti cittadini l’avvio del servizio sembra un miraggio, mentre la segnaletica, i pali, i fili sono realtà, vedi gli abitanti del Rione Alto e quelli che abitano ai Colli Aminei. La complessa struttura per far circolare i filobus, che oggi risulta in parte obsoleta in un’area già ampiamente congestionata in un’epoca in cui gli investimenti si rivolgono sempre più verso mezzi ad elettricità ma ad impatto ambientale basso, rimane incompiuta deturpando il paesaggio senza risolvere il problema per cui era stata finanziata da fondi del Ministero dell’Ambiente negli anni ’90 del secolo scorso. “I filobus non partono ancora perché, – spiega Nino Simeone, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità del Comune di Napoli – mancano i collegamenti elettrici del 5 % dell’impianto, mi riferisco – prosegue Simeone – allo snodo in prossimità dello svincolo della tangenziale di Capodimonte e allo snodo di Santa Teresa degli Scalzi a Capodimonte nel tratto del ponte della Sanità. Per ultimare questo tratto basterebbero 6 mesi (oltre i tempi per le autorizzazioni tecniche del Ministero dei Trasporti all’avvio del servizio), ma al momento siamo in attesa di un’intesa tra ANM e la multinazionale francese Alstom, che risulta creditrice di una cospicua somma di danaro. Non appena interverrà un accordo sul piano di rientro economico i lavori saranno ultimati. Nel frattempo da alcuni mesi è stata ripristinata ex novo la linea 190, che agevola gli spostamenti dai Colli Aminei fino a Poggioreale, passando per Capodimonte ed il Centro Direzionale”. I problemi di natura strutturale, in sostanza, non esistono in quanto si potranno tranquillamente superare e, quando saranno collegati i due snodi ancora da ultimare, Anm metterà in servizio 12 filobus, che già sono pronti per la messa su strada. In termini di mobilità sarebbe una linea importantissima che andrebbe a decongestionare il traffico sostenuto in queste zone.
di CRISTIANO DE BIASE
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