I DISSUASORI CHE NON DISSUADONO
SPARITI O ABBANDONATI, NON FRENANO GLI INGRESSI ABUSIVI NELLE AREE PEDONALI
I dissuasori, questi sconosciuti. Dovrebbero impedire l’accesso di auto e moto in aree pedonali. Questa è la loro funzione. Laddove è consentito l’accesso, ad esempio per il carico scarico di merci oppure per chi è affetto da disabilità, esistono delle catene che possono essere rimosse ‘temporaneamente’.
Ma da piazza Fuga e via Scarlatti i dissuasori sono una specie di optional. Rimasti sani e salvi dove servono a poco, rimossi dove invece servono a dissuadere dall’entrare. Rimossi, come le catene, in maniera permanente. È possibile vederli buttati per strada, vicino ai muri o sui marciapiedi. A piazza Fuga l’esempio più eclatante. Difficile addirittura stabilire quanti ce ne dovevano essere.
L’accesso oggi sembra libero. Entra chiunque dagli scooter ai camioncini, alle auto private. I dissuasori, spariti o abbandonati per terra, si trovano anche ‘dolcemente’ affiancati uno all’altro.
Anche se lo scempio è davanti agli occhi di tutti, spesso sono comunque necessarie delle segnalazioni perché possa esserci un intervento. Dagli uffici preposti dell’Unità Operativa Attività Tecniche della V Municipalità, il coordinatore Pierpaolo Pagliano ci fa sapere che le segnalazioni sono state effettuate e che presto verranno eseguiti gli interventi necessari per la rimozione e per il ripristino dei dissuasori. “Si tratta di interventi che, in linea generale non dovrebbero richiedere molto tempo – spiega Pagliano – come Municipalità abbiamo soprattutto un compito di impulso all’intervento, ma in questi casi siamo abbastanza efficaci”.
Ma le responsabilità sono anche dei cittadini che agiscono contro le regole, per questo sarebbe auspicabile anche un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, per evitare abusi che sembra stiano diventando la normalità.
Red
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