Per gli studenti con D.S.A.
La scuola è il primo luogo cruciale dove i ragazzi dislessici si scontrano con le loro difficoltà. Il percorso di studio per loro è in salita: ansia da prestazione scolastica e mal di scuola! C’è un solo modo per renderlo più leggero: un’approfondita conoscenza dei disturbi specifici di apprendimento, per consentire di affrontare adeguatamente questa tematica. Molte le scuole e i docenti attenti alle esigenze degli alunni D.S.A., ma anche tante le situazioni in cui i ragazzi si allontanano dalla scuola perché tacciati di negligenza, nonostante l’impegno profuso nello studio. Ma a supporto degli alunni D.S.A. la legge 170/2010 prevede, entro il primo trimestre scolastico, che i docenti del Consiglio di Classe stilino un documento chiamato Piano Didattico Personalizzato (PDP). Nel PDP si dovranno mettere in campo tutte le strategie metodologiche/didattiche individuando, per ogni disciplina, tutti gli strumenti compensativi, le misure dispensative, le modalità di verifica e di valutazione adeguate e coerenti alle caratteristiche dell’alunno. L’obiettivo è favorire il suo successo scolastico (D.M. 5669 del 12 luglio 2011, artt. A,5,6). Nessuna scuola può esimersi da questo dovere. E’ indispensabile sapere che il PDP dovrà essere concordato con la famiglia e preferibilmente con l’alunno in età adeguata: sarà lui a dare le informazioni più importanti. Per avere valore operativo dovrà essere sottoscritto dal dirigente scolastico, tutti i docenti, i genitori e l’alunno al raggiungimento della maggiore età; una copia andrà consegnata alla famiglia. Il PDP, quindi, non dovrà considerarsi un documento unicamente burocratico, ma dovrà essere applicato con azioni concrete… perchè racchiude le indispensabili esigenze di studio dell’alunno, insomma, una vera e propria “carta d’identità scolastica” da non considerarsi come “carta vantaggi”.
TITTI GAETA
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