Gli psicologi e i pericoli dell’abusivismo
di Luca Pizzonia – Psicologo Psicoterapeuta
Lo psicologo studia i processi psichici delle persone (motivazioni, atteggiamenti, difese, conflitti, etc) e i loro comportamenti al fine di curare eventuali sofferenze psicologiche e migliorare la qualità della vita.
Rivolgersi ad un professionista competente in materia di psiche non è poi così diverso dal rivolgersi ad una persona competente per altre questioni (come un avvocato o un architetto), ma viene spesso vissuto con vergogna e riluttanza, quasi come fosse una sconfitta personale. Ci sono momenti in cui un individuo affronta grandi cambiamenti nella propria vita, come la nascita di un figlio, un lutto, la rottura di una relazione, una malattia o altre situazioni in cui si è in difficoltà con sé stessi e/o con gli altri. In gioco ci sono aspetti delicati della vita di ognuno. Non si tratta di sfogarsi con qualcuno (per questo scopo ci sono gli amici e i familiari) ma di intraprendere un percorso che porta al cambiamento e che vede la persona come attore principale di questo cambiamento. Non significa mostrare una debolezza, quanto piuttosto di fare una scelta intelligente poiché, probabilmente, le strategie messe in atto fino a quel momento si sono già rivelate insufficienti e la guida di un esperto che comprende il disagio psicologico non può che aiutare le persone ad uscire da situazioni di sofferenza.
È necessario ricordare che quella di psicologo è una professione “sanitaria” normata per legge: lo Stato stabilisce cosa è pertinenza dello psicologo. Non basta una laurea specialistica ma bisogna obbligatoriamente essere iscritti all’Ordine degli psicologi. Lo psicologo è anche obbligato al rispetto del Codice Deontologico, per garantire un corretto intervento professionale e soprattutto per tutelare l’utenza.
Secondo l’art.1, L.56/89 lo psicologo è l’unica figura professionale che può fare interventi di “prevenzione del disagio”, di “diagnosi psicologica”, di “abilitazione/riabilitazione e di sostegno psicologico”.
Negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre più persone che dichiarano di esercitare la professione di psicologo oppure che offrono prestazioni con altri nomi ma sovrapponibili a quelle dello psicologo (counselor, coach, psicopedagogisti, reflector, etc).
Sarebbe sempre utile, quindi, controllare che il professionista a cui ci si rivolge sia effettivamente iscritto all’Ordine degli Psicologi.
La mancanza di specifiche competenze, che deriva dall’assenza di percorsi di formazione stabiliti per legge, può portare a scarse garanzie di correttezza e deontologia (poiché non sono soggetti alla vigilanza di alcun Ordine), ma la cosa più seria è che interventi inadeguati e insufficienti possono esporre l’utente anche a veri e propri pericoli di aggravamento.
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