Francesco Paolantoni Il successo di Superbrain
Una mente speciale al servizio della risata
Pausa prove! Francesco Paolantoni smette, per qualche minuto, i panni di co-conduttore di Superbrain con Paola Perego, e ci racconta la sua nuova esperienza in Rai. “Presentare esibizioni che stupiscono il pubblico, in maniera intelligente, è una soddisfazione, e riuscirci facendo anche sorridere lo è ancora di più”. Sì perché il compito di Paolantoni è quello di condurre quasi uno show a parte (Extrabrain) in parallelo a quello principale (Superbrain) che, attraverso gare ed esperimenti portati a compimento da “menti speciali”, fa divertire con eleganza. Il suo è un ingresso in scena pianificato, ma dirompente, come suo costume, un ruolo da “disturbatore”, ma non troppo. A proposito, i colleghi riprendono a lavorare: “devo fare il disturbatore in trasmissione non delle prove”, ci dice sorridendo. Poi rieccolo disponibile, pronto a raccontarsi a partire dai suoi esordi: “Come dimenticare Radio Kiss Kiss, dove ho mosso i primi passi insieme ad un gruppo di colleghi che frequento ancora oggi? Alla fine dell’orario lavorativo andavamo al Vomero a cenare. Era il momento più bello e spensierato della giornata e ci ricaricava”. Un ricordo che ha ripreso il sapore dell’attualità. L’attore partenopeo, infatti, è tornato al Vomero, stavolta per viverci, da un paio di anni. “È un quartiere che conosco bene e dove mi trovo bene.
Ho tanti ricordi come il lavoro in radio, ma anche le esibizioni nei teatri”. Impossibile dimenticare il suo Gino Ramaglia, un cantante napoletano grottesco, che si esibiva in concerti improbabili, ma di successo, presso il cinema America Hall. Un personaggio preso direttamente da uno dei grandi successi televisivi di Paolantoni: Sportacus andato in onda su OdeonTV negli anni ‘90. “Con Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta e Stefano Sarcinelli avevamo messo su uno spettacolo televisivo comico che coinvolgeva tanti colleghi in gag che trovavano sempre nuove ispirazioni.
Ha portato fortuna un po’ a tutti”. Prima ancora, però, la collaborazione con Renzo Arbore nella trasmissione cult degli anni ’80, Indietro Tutta. “È stato un momento di esaltazione professionale. Impersonavo cupido in una trasmissione che grazie ad Arbore stava segnando un momento epocale per la tv italiana. C’era già consapevolezza che si stava lavorando per un programma di grande successo”. Ma forse il momento di maggiore popolarità è arrivato con la partecipazione a Mai Dire Gol con la Gialappa’s Band, quando ha interpretato personaggi come il pizzaiolo Ciairo o il concorrente di quiz, Robertino (ho vinto quaccheccosa?). “Sono molto legato proprio a Robertino perché era un personaggio molto riconoscibile, con un tormentone che mi ha reso ancora più popolare a livello nazionale.” Ma Francesco Paolantoni è un artista poliedrico, un attore dai mille registri, prettamente comico, ma capace di interpretare anche ruoli drammatici, sia in teatro che in tv o al cinema.
Da ricordare una delle sue prime esperienze cinematografiche, risalente al 1995, quando lavorò, al servizio del regista napoletano Mario Martone, per il film L’amore molesto. Ma di recente si è dedicato anche alla scrittura. “Mi è stato chiesto di scrivere una serie di monologhi divertenti e di raccoglierli in un testo, così abbiamo pubblicato “Improvvisamente…niente!”. Ironicamente definisco i libri ‘fogliame’, ma è stato un lavoro divertente che mi ha, solo temporaneamente, allontanato dal mio ruolo di attore.”
Tra gli hobby, invece, Paolantoni non ha mai nascosto la sua passione per il Napoli, “Purtroppo negli ultimi tempi gli argomenti di cronaca hanno prevalso su quelli prettamente sportivi – basti pensare agli episodi di cori razzisti di San Siro che hanno coinvolto in particolare Koulibaly – , mi fa piacere sottolineare che ogni tipo di intolleranza deve essere combattuta. Sembra che pian piano ci si stia muovendo nella direzione giusta, dopo tanti problemi, speriamo arrivino anche dei risultati soddisfacenti. Sportivamente confido molto in Ancelotti, un gran professionista che sa il fatto suo.”.
Progetti per il futuro?: “Nel nostro mondo si naviga a vista, per ora ci godiamo il successo di Superbrain”.
Poi ci saluta e stavolta la domanda la rivolge lui a noi: “ho vinto quacchecosa?”
Giuseppe Porcelli
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