Fatevi un regalo: siate voi stessi
Siamo alle porte del Natale, evento che oltre alla dimensione religiosa, richiama alla mente i regali, i desideri espressi dai bambini nelle lettere indirizzate a Babbo Natale ma anche protratti dagli adulti in cerca di felicità. Una felicità che spesso viene cercata negli oggetti, nelle cose materiali ma che non può che derivare solo da qualcosa che in realtà è astratto. Ovvero dalle sensazioni, dalle emozioni e dalle percezioni del nostro corpo e della nostra mente. Dal sentirsi realizzati in quanto se stessi. La felicità, per me, la si raggiunge solo quando la si smette di cercarla negli oggetti o negli scatti di carriera o nel raggiungimento di un obiettivo specifico. Per essere felici bisogna semplicemente riuscire ad essere se stessi. Vivere secondo i nostri desideri non ci renderà mai felici. Per esserlo basta cercare di vivere secondo le nostre idee ed i nostri ideali. Sbaglia chi crede di essere felice raggiungendo le cose che desidera. Se vogliamo davvero dare senso alla nostra vita, dobbiamo comprendere che solo cercando di amare e di aiutare gli altri essa ha senso. I desideri, le fantasie non devono essere mai realistiche, perché nel momento in cui otteniamo ciò che cerchiamo poi non lo vogliamo più. Sembra banale ma è così. Per potere continuare ad esistere il desiderio deve avere i suoi oggetti eternamente assenti. Non è la cosa in sé che noi vogliamo, ma la fantasia di quella cosa. Vivere seguendo i desideri alimenterà solo fantasie utopistiche. Siamo veramente felici solo quando siamo noi stessi. Quando diamo spazio al nostro istinto, alla nostra natura, al nostro talento.
Siamo a Natale, fatevi un regalo: siate voi stessi. In ogni situazione. D’altronde, se la ricerca della Verità, da diversi secoli, è ciò che muove le nostre azioni e le nostre scelte, la nostra Verità individuale è essere se stessi. Se diventiamo qualcosa che non siamo noi, se indossiamo una “maschera”, mentiamo a noi stessi. Mentiamo alla nostra natura. Ed invece io credo che tutto ciò che possiamo fare nel tempo che ci è concesso di vivere è semplicemente essere noi stessi e poi, in secondo luogo, impegnarci a fare qualcosa che impedisca che si verifichino ingiustizie e crimini. Come sopprimere la vita di qualcun altro. Come l’uccisione degli animali. Come la tratta delle donne e dei bambini nel mondo. Come le violenze e gli abusi su chi è più debole. Come la corruzione e le ingiustizie sociali. Le uniche cose che possiamo fare sono queste: essere noi stessi, seguendo la nostra vera natura e le nostre caratteristiche e cercare di aiutare gli altri e lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato.
Alessandro Migliaccio
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.