Fase 2: si ritorna a fare sport
Dopo il lockdown per l’emergenza COVID-19, è giunto il momento di una graduale riapertura degli impianti sportivi per attività agonistiche e amatoriali. La Giunta Regionale ha, infatti, pubblicato nuove disposizioni in tema di attività motoria e sportiva, sulla scorta dei criteri contenuti nei Protocolli di settore elaborati dal Comitato Tecnico Scientifico. Dal 25 maggio sono riaperte piscine e palestre nel rispetto del distanziamento interpersonale. Per quelle attività sportive, incompatibili con l’uso della mascherina, è stato mantenuto l’obbligo di portarla con sé, indossarla ove ci si trovi in prossimità di altre persone. Le linee guida sulla pratica degli sport di squadra prevedono che le Federazioni Sportive Nazionali, gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP, nonché tutte le associazioni ed i circoli sportivi debbano adottare appositi protocolli per tutelare la salute degli atleti e di tutti coloro che frequentano gli impianti sportivi. Il distanziamento interpersonale minimo sarà di 1 mt in caso di assenza di attività, e 2 mt, qualora l’intensità dell’esercizio lo richieda. Si prevede la riduzione del numero degli operatori sportivi e/o accompagnatori. Tutte le strutture dovranno dotarsi di sistemi di sanificazione dei locali, assicurando la costante accurata pulizia e aereazione degli stessi. Non sarà consentito lasciare, in luoghi condivisi, gli indumenti personali, che dovranno essere riposti in appositi zaini o borse, avendo cura di disinfettare i propri effetti personali e non condividere borracce, fazzoletti, attrezzi, etc. Bisognerà arrivare nel sito già vestiti adeguatamente per l’attività da svolgere, muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti. Particolari disposizioni di igiene dovranno essere disposte per l’utilizzo di spogliatoi, docce e servizi igienici, nei quali gli operatori del centro sportivo dovranno prevedere l’accesso contingentato, evitare l’uso di asciugacapelli comuni, che dovranno essere portati da casa. Le misure di prevenzione e protezione finalizzate alla gestione del rischio di contagio, dovranno essere fruibili da tutti i lavoratori e atleti. Tutti i soggetti che gestiscono, a qualsiasi titolo, siti sportivi, dovranno predisporre piani di evacuazione che evitino aggregazioni in caso di necessità di lasciare i campi da gioco, siano essi indoor che outdoor.
Paolo Pagliara, amministratore delegato della impresa “Giano”, ha dichiarato che lo Stadio Collana, tornerà presto ad ospitare le associazioni sportive, sfruttando il vasto prato, che consentirà l’accesso di 80 persone a turno, al fine di svolgere alcune attività sportive individuali. Tuttavia, gli spogliatoi e le palestre resteranno chiuse, e non sarà consentito l’uso di docce. L’ingresso sarà monitorato con il termoscanner per misurare la temperatura corporea e ci saranno dispenser automatici con igienizzanti prima dell’accesso al campo. Gli abbonati saranno privilegiati rispetto agli altri utenti e sarà garantito loro il totale recupero di tutte le ore non usufruite, senza spese aggiuntive. L’attività sportiva nello stadio vomerese sarà consentita dal 1° giugno, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 20.30 e il sabato dalle 9.30 alle 13.30, nella pista atletica. Per la Floridiana, invece, si resta in attesa di novità. Il parco che un tempo ospitava le corse campestri scolastiche e che potrebbe essere un luogo perfetto per fare sport amatoriale o allenarsi in un ambiente salubre, resta chiuso ai suoi fruitori, in attesa di chissà quali finanziamenti, dopo i tanti annunci disattesi. Nel resto della città tutti, compresi i cinghialoni coniati da De Luca, potranno tornare a fare sport, con qualche piccolo sacrificio, ma si tratta almeno di un buon punto di ripartenza.
Marcello Ricciardi
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