Emergenza blatte, task force in Collina
Al Vomero solo cinque fognatori in servizio
Scatterà a metà aprile il Piano di deblattizzazione del Comune di Napoli. Il tavolo tecnico che vede impegnati il vice sindaco, Raffaele Del Giudice, insieme all’Asl Napoli 1, la Polizia Locale, la Protezione Civile e il Servizio Ciclo integrato delle acque sta predisponendo il calendario degli interventi ascoltando anche le priorità indicate dalle singole Municipalità.
Le operazioni di disinfestazione saranno svolte dal lunedì al venerdì dalle 23.30 fino alle 4 del mattino. La vera novità sarà quella dei quattro termonebbiogeni che l’Asl metterà in campo. Si tratta di apparecchi che intervengono nel condotto fognario principale ed hanno un raggio d’azione di 150 metri dal punto in cui vengono messi in azione. Una volta alzato il tombino il termonebbiogeno viene posto al di sopra della cavità, pronto a nebulizzare il prodotto chimico. Le blatte vengono contaminate dalla nebbia insetticida che ne riduce il ciclo vitale eliminandole nell’arco di 48 ore. Il medicinale non è nocivo per gli esseri umani ma risulta molto più efficace per le blatte che, nel tempo, hanno raggiunto una straordinaria resistenza ai prodotti utilizzati negli scorsi anni. Il prodotto utilizzato è giudicato dai tecnici dell’Azienda sanitaria efficace sia per contrastare lo sviluppo delle larve sia contro gli individui adulti. Saranno due le unità della Polizia Municipale che daranno assistenza agli interventi di disinfestazione anche perché, con il termonebbiogeno, le operazioni interesseranno i tombini al centro delle carreggiate. La Protezione Civile ha dato la propria disponibilità a collaborare con loro automezzi per offrire ulteriore assistenza agli interventi. Nel corso dell’ultimo incontro tecnico sono emerse tuttavia alcune criticità in particolare perché la Municipalità V non ha ancora fornito l’elenco dei fognatori, avendone soltanto cinque da mettere a disposizione per le operazioni. Se la vicenda non si dovesse sbloccare in tempi brevi l’intervento di disinfestazione potrebbe essere compromesso, con il serio rischio che le operazioni in zona collinare partano in ritardo rispetto agli altri quartieri.
“Il personale è ridotto all’osso – ha affermato Antonio Iozzi vice presidente della V Municipalità – ma nonostante questo stiamo lavorando per garantire il servizio con i termonebbiogeni almeno due volte a settimana. Nei restanti giorni utilizzeremo il vecchio sistema che non prevede l’intervento di sollevamento dei tombini”. “Bisogna partire in tempo perché le larve, una volta adulte, sviluppano maggiori resistenze – ha dichiarato il presiedente della commissione Ambiente del Comune Marco Gaudini che sta monitorando il rispetto dei tempi del programma. Le larve delle blatte normalmente vengono depositate tra marzo e aprile ma, secondo gli esperti dell’Asl, le condizioni climatiche degli ultimi giorni hanno fatto slittare di qualche settimana questo evento”.
Francesco Licastro
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