Eliminare i carboidrati è la scelta giusta?
Durante il periodo natalizio sono in pochi a voler sentir parlare di dieta. La tradizione vuole che siano giorni ricchi di luci, regali e soprattutto cibo. Piatti da considerare vere e proprie coccole del palato che poi scatenano però sensi di colpa per chi ha un po’ esagerato. È comune un senso di pesantezza e gonfiore, ed inizia cosi la ricerca del metodo migliore per perdere peso e sgonfiarsi. La volontà di ottenere risultati nell’immediato spinge verso scelte sbagliate: la più comune è quella di eliminare totalmente i carboidrati dalla propria alimentazione. Questo metodo è indicato per coloro che vogliono soltanto vedere l’ago della bilancia scendere il prima possibile, senza badare alle conseguenze. Per tutti quelli che invece sono interessati davvero alla cura del proprio corpo e della propria alimentazione abolire i carboidrati è una scelta da 0 in pagella. La fretta non è mai stata amica della salute. Per dimagrire nel modo giusto bisogna imparare a nutrirsi correttamente. I carboidrati, chiamati anche zuccheri o glucidi, sono nutrienti indispensabili. Svolgono funzioni biologiche molto importanti: prima di tutto, sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli, costituiscono una riserva energetica di pronto utilizzo. Il corpo, in particolare il cervello, ha bisogno di zuccheri per funzionare al meglio. Toglierli del tutto significa mettere sotto stress l’organismo. Il fabbisogno giornaliero minimo di carboidrati per il regolare funzionamento del cervello e per il sangue è di 180gr circa per una persona adulta con un peso di 70kg. Per conoscere quali sono le quantità minime di carboidrati da assumere basta fare questa operazione: 2,6 x peso corporeo in kg. I carboidrati sono la prima fonte di energia per l’organismo, per questo motivo dalla loro carenza ne consegue un generale indebolimento, un senso di spossatezza dovuto anche al cervello che risente dei bassi livelli di glicemia. Possono manifestarsi capogiri, tremori e svenimenti. Una carenza prolungata di carboidrati porta l’indebolimento del sistema immunitario, a causa della mancata assunzione di vitamine e minerali in essi contenuti. Per ottenere l’energia mancante, l’organismo oltre a bruciare grasso comincia a consumare la muscolatura. L’accumulo di urea in eccesso sovraccarica i reni mentre la liberazione di una quantità eccessiva e forzata di acidi grassi provoca, nel lungo periodo, una condizione patologica che si chiama acidosi, che consiste in uno squilibrio pericoloso per la salute. La drastica e malsana perdita di peso può essere considerata, quindi, più un sintomo di un comportamento alimentare sbagliato, che un risultato soddisfacente. Un dimagrimento sano prevede la perdita di grasso, non di tono muscolare, fondamentale per quanto riguarda il buon funzionamento del metabolismo basale e cioè il consumo di calorie di un organismo a riposo nelle 24 ore. Demonizzare i carboidrati è ingiustificato. Per tornare al peso forma bisogna seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre e alimenti con un forte potere saziante, come la frutta secca ad esempio, per prendere in contropiede la voglia di mollare la dieta. Avere pazienza per ottenere un risultato vero e duraturo che ci dia serenità e non una gioia passeggera.
Simona Cavallaro
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